Antonio ha appena compiuto 28 anni, e come regalo di compleanno si concede un viaggio in Belgio. Non è una vacanza ma un’avventura in cerca di lavoro e per sfuggire dalla miseria. Inizia così, in quell’ottobre 1957, la storia di un italiano qualunque nato in Valmarecchia emigrante per necessità. Sono anni in cui il Belgio apre le porte delle sue miniere di carbone a tanti immigrati come Antonio, ottenendo in cambio una crescita economica. In queste pagine Antonio Valenti racconta le difficoltà dell’immigrato, la sofferenza della solitudine e dell’emarginazione di un italiano all’estero, i sogni per un futuro migliore, la gioia fino alle lacrime per il ritorno in Patria. Ma sono descritte anche le paure per le prime discese nelle viscere della terra, e la disperazione per il terribile incidente avvenuto a 1.670 metri di profondità: poteva trasformarsi in una nuova Marcinelle, il disastro che coinvolse 300 minatori (la maggior parte italiani) a Bois du Cazier. Per fortuna le cose andarono diversamente, annodandosi con la lunga convalescenza e la solidarietà dei Belgi per ripartire e continuare a sperare. Valenti racconta queste drammatiche vicende con lucida puntualità, e con precisione descrive ogni piccolo dettaglio, colore, sensazione.
Il nodo nella scarpa è una storia vera, coinvolgente e travolgente. Quest’opera di 260 pagine e riccamente illustrata, iniziata da Valenti alla veneranda età di 75 anni (oggi ne ha 89), è uno spaccato di vita che ha lasciato il segno nei cuori e nella vita di tanti, in Italia e in Valmarecchia. A differenza dei protagonisti, figli e nipoti ne hanno solo sentito parlare…
Il nodo nella scarpa. Dalla Valmarecchia alle miniere del Belgio e ritorno (edizioni ilPonte) sarà presentato domenica 10 febbraio, alle ore 15.30 presso la Sala Tondini (Centro Civico) di Villa Verucchio. Ingresso libero.
Partecipano: Valter Valenti, Luigi Ronconi, Bruno Ronconi, presidente Unione Minatori Valmarecchia, l'Autore.