Si è concluso con significative novità sulla figura del pontefice e un ottimo riscontro di pubblico il convegno “Clemente XIV. Un pontificato chiave nel Secolo Riformatore (1769-1774)”, che si è svolto sabato 16 marzo presso la Rocca Malatestiana di Santarcangelo. La giornata di studi è stata organizzata dall’Amministrazione comunale, dalla Compagnia della Disciplina della Santa Croce di Napoli, dall’Associazione Sigismondo Malatesta e dall’Istituto di Scienze Religiose Marvelli di Rimini in collaborazione con la Pro Loco di Santarcangelo per celebrare la ricorrenza dei 250 anni dall’ascesa al soglio pontificio del frate francescano santarcangiolese Lorenzo Ganganelli.
La presenza di diversi relatori accademici ha consentito un approfondimento ampio e variegato sulla figura di Clemente XIV, sintetizzabile in due punti principali. Il primo riguarda l’attività del pontefice santarcangiolese, per lungo tempo ricondotta soltanto alla soppressione della Compagnia di Gesù: nonostante la breve durata, in realtà, durante il suo pontificato Papa Ganganelli dovette affrontare le sfide cruciali della “modernità” sia sul piano religioso che culturale, senza considerare l’impronta artistica ancora riconoscibile sulla città di Roma.
Il secondo elemento – condiviso da diversi relatori – riguarda la necessità di scrivere una nuova e più approfondita biografia di Papa Ganganelli alla luce del tempo intercorso dal suo pontificato, sufficiente dal punto di vista storico a maturare le condizioni per superare interpretazioni divergenti per ragioni ideologiche dovute, in particolare, proprio alla sofferta e contrastata soppressione della Compagnia di Gesù.
Per procedere in questa direzione, l’Amministrazione comunale e l’Associazione Sigismondo Malatesta hanno assunto l’impegno congiunto di pubblicare gli atti del convegno, nell’ambito delle collane edite dall’Associazione stessa, per mettere a disposizione di tutti i risultati di questa giornata di studi.
Oltre ai significativi risultati accademici, il convegno ha ricevuto anche un’ottima accoglienza da parte del pubblico: quasi duecento le persone complessivamente presenti durante giornata, con momenti di completo esaurimento dei posti disponibili. Un riscontro particolarmente rilevante considerando la complessità delle tematiche affrontate, che hanno comunque richiamato un pubblico vario – composto da santarcangiolesi e persone provenienti da fuori – non soltanto di “addetti ai lavori”, ma anche di semplici cittadini curiosi di conoscere meglio la figura di Papa Ganganelli.
Al termine del convegno, la giornata si è conclusa con una sorpresa. L’Ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile della Compagnia della Disciplina della Santa Croce, infatti, dopo aver ricordato come i gesuiti espulsi dalla Spagna nel XVIII secolo vagassero per il Mediterraneo senza essere accolti da nessun Paese, in un attualissimo parallelismo con la contemporaneità, ha omaggiato con un dono la città di Santarcangelo. Il sindaco ha dunque ricevuto un reperto proveniente dal deserto di Atacama (Cile) – luogo tra i più aridi della Terra, ma eccezionalmente scenario di fioriture straordinarie – in segno di riconoscenza per la vicinanza della città di Santarcangelo agli esuli cileni durante la dittatura militare di Augusto Pinochet (1973-1990), testimoniata tra l’altro dalla lapide dedicata a Salvador Allende presente nella sala del Consiglio comunale.