Più volte sono giunte segnalazioni nel merito e siccome la cosa puntualmente si ripete evidentemente c'è qualcosa che non va. Ci riferiamo in particolari ai controllori di Start Romagna, cioè coloro che sui bus di linea del trasporto pubblico, dovrebbero andare a fare il loro lavoro. Nei confronti di tutti, non solo degli italiani. L'ennesimo episodio denunciato da un utente ci lascia davvero riflettere: protagonisti un uomo e una donna, in servizio sul bus n.11. I due controllori avvicinano un signore e chiedono il biglietto, l'interessato lo mostra ma - dicono i due zelanti operatori - risulterebbe sbagliato. Nel senso che per tornare da Riccione a Miramare egli avrebbe acquistato un biglietto sbagliato. Alle comprensibili rimostranze rispondono in modo - a dire dell'interessato - poco educato e si dichiarano "costretti" a fare il verbale di parecchie decine di euro. Per un biglietto, comprato si badi bene, e vidimato, ma (forse) sbagliato. L'utente, un riminese, si indigna. Protesta in modo garbato, chiede di scendere ma riesce a farlo solo due fermate dopo quella prescelta, con tanto di inseguimento quasi fosse un delinquente. E dentro il bus una decina di extracomunitari regolarmente senza biglietto e nemmeno avvicinati. Allora la domanda è sempre quella: se trattiamo in questo modo riminesi e, soprattutto turisti, cosa volete che qualcuno parli bene di una Start Romagna con bus che si fermano per noie meccaniche, che vanno a fuoco, sempre in ritardo e dotati di controllori spietati solo nei confronti degli italiani?
Cronaca
16:37 | 22/09/2018 - Cesena