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Cronaca 17:08 | 25/10/2021 - Valmarecchia

Va ad Acqualagna il premio del miglior tartufo di Sant'Agata Feltria

Per aver esposto tartufi di notevole peso, eccezionale profumo ed eccellente stato di conservazione si è aggiudicata l’edizione 2021 del “Premio Miglior Tartufo” di Sant’Agata Feltria, la Marini Tartufi di Acqualagna. La giuria dei super esperti ha giudicato le “palline” di tuber magnatum pico secondo alcuni parametri fondamentali quali aspetto, peso, conformazione, maturità, profumo e stato di conservazione.
La giuria ha posto quest’anno molta attenzione allo stato di conservazione, particolarmente interessante, perché i tartufi presentati erano molto sani con uno stato ideale di maturità, caratteristica che unitamente al profumo delinea una produzione di qualità elevata.
Per aver esposto tartufi di buon peso, buon profumo e ottimo stato di conservazione si è piazzata al secondo posto la ditta Sant’Agata Feltria Tartufi. Si tratta di un ottimo risultato per l’azienda di S.Agata Feltria, che è presente nello stand degli 8 tartufai soltanto da due anni ed è già entrata in classifica. Al terzo posto la ditta Bosco d’Oro di Filippi e Staffolani di Ravenna, con tartufi di buon peso, buon profumo e ottimo stato di conservazione.
La quinta ed ultima domenica di Fiera Nazionale, è in programma domenica 31 ottobre. Domenica erano presenti nutriti gruppi di turisti inglesi molto incuriositi principalmente dal tartufo. Da rilevare che i tartufi, presenti in quantità ancora modeste rispetto alla richiesta, quest’anno sono particolarmente profumati.

“Le piogge della scorsa primavera che hanno creato le condizioni per la buona crescita e lo sviluppo del ‘Tuber Aestivum’, più conosciuto come scorzone o tartufo nero d’estate, rinvenuto in abbondanza, ci avevano illusi anche per lo sviluppo copioso di altre specie. – è l’analisi dell’esperto Marco Davide Cangini, della Pro Loco - L’estate molto siccitosa e caratterizzata da alte temperature, non ha favorito le condizioni per lo sviluppo dei tartufi autunnali in un’annata che solamente in queste ultime due settimane risulta essere portatrice della necessaria umidità. Per tale motivo – prosegue Cangini – che il mese di ottobre non può essere indicato come quello ideale per le migliori ‘fioriture’ dell’Oro dei Boschi: le nostre speranze si proiettano sul prossimo mese di novembre. In ogni caso – assicura l’esperto santagatese - gli otto commercianti presenti in fiera, provenienti da regioni diverse, hanno saputo garantire buone quantità di prodotto con pezzatura di ottimo pregio ed in taluni casi di notevoli dimensioni. La produzione espressa nella quantità contenuta, ottemperando la più elementare regola di mercato ha influito sui prezzi, quest’anno al momento sono mediamente elevati”.

La quantità di tartufo bianco pregiato presente in Fiera è ancora decisamente più bassa della forte, di conseguenza i prezzi si mantengono ancora medio-alti. Domenica la forbice andava tranquillamente da 1.900 euro a 3.000 per le pezzature più importanti, e anche oltre i 3.000 per le ‘palline’ super.