La mostra sul liuto inserita nel cinquecentenario di Verucchio Città, il processo alla storia, i giochi medievali dei bimbi alla Rocca e la conferenza di Elisa Tosi Brandi sul gothic fashion hanno messo la ciliegina sulla torta della quarta Festa della Storia, che si è chiusa domenica con una risposta di pubblico e appassionati al di sopra di ogni aspettativa e di ogni edizione precedente. Quasi mille le persone che fra i due fine settimana hanno scelto la cittadina, proposta in questa occasione ai suoi lettori da Archeologia Viva come viaggio ideale per domenica 7 ottobre. Nel primo week end in cui si erano registrati ben 400 visitatori, superati dagli oltre 500 del secondo. “Non solo famiglie, ma anche giovani, studiosi e curiosi provenienti da diverse regioni italiane hanno affollato i due luoghi culturali principali, il Museo Archeologico e la Rocca Malatestiana, e partecipato a incontri e spettacoli: dalle letture omeriche ai seminari di studio, dal monologo “Confessioni di Sigismondo” al Processo a Gianciotto, dalle visite guidate degli archeologi a quelle dei "Ciceroni per un giorno" (alunni delle scuole medie di Verucchio che domenica hanno condotto i visitatori fra i tesori locali): l'impressione per chi è passato da Verucchio era davvero quella di una festa. Perché con la storia si può pensare, giocare, imparare ma anche divertirsi” commenta Elena Rodriguez, direttrice di quel Museo Civico Archeologico che ha curato l’organizzazione insieme al Comune e in collaborazione con la Pro loco. “E’ stata un’edizione davvero da ricordare, all'altezza di un evento che inizia a diventare significativo anche per i gestori dei locali del centro storico, spesso affollati nei due fine settimana. Tutti questi numeri ci dicono che tanti della storia sentono ancora bisogno, per cui, piuttosto che eliminarla, bisognerebbe trovare sempre occasioni diverse per raccontarla. E a Verucchio non mancheranno di sicuro!” fa eco la sindaca Stefania Sabba, che domenica ha colto inoltre l’occasione per inaugurare lo splendido trono in legno riproduzione perfetta di quello originale villanoviano realizzato dal giovane ebanista locale Yuri Montanari. Un altro significativo pezzo che arricchisce la sezione tattile del museo.
Cronaca
14:48 | 01/10/2018 - Valmarecchia