Sabato 31 agosto i Radicali Rimini hanno visitato la casa circondariale della città insieme a una delegazione composta da rappresentanti del Comune e cittadini, tra gli altri l’assessora Francesca Mattei e il consigliere comunale Edoardo Carminucci.
"La situazione all’interno del carcere - sui legge in una nota - si conferma ancora una volta estremamente precaria, in particolare nella tristemente nota prima sezione. Attualmente, i detenuti sono 151, un numero che, sebbene non critico, supera di gran lunga la capienza regolamentare di 118 posti. A ciò si aggiunge la carenza di 40 agenti di polizia penitenziaria, che costringe quelli in servizio a turni straordinari e a frequenti rinunce alle ferie. Più di 70 detenuti risultano tossicodipendenti, molti dei quali reclusi per reati legati alla droga. È importante ricordare che una politica meno criminalizzante riguardo al possesso e al consumo di sostanze stupefacenti potrebbe alleviare significativamente le sofferenze della popolazione carceraria, liberando molte celle senza compromettere la necessità di cure e pratiche di reinserimento sociale. Questi interventi, infatti, sono fondamentali ma difficilmente realizzabili in un ambiente così brutale e stigmatizzante come il carcere.
La situazione sanitaria è altrettanto precaria: il medico non è presente in modo continuativo, ma solo in determinati giorni, costringendo molti detenuti a lunghe attese per ricevere le cure necessarie.
Le condizioni della struttura sono problematiche: manca l’aria condizionata, e il caldo, soprattutto in questo periodo, rende il clima all’interno soffocante. Nella prima sezione, secondo quanto stabilito dall'articolo 35ter, le condizioni di detenzione sono talmente degradanti che ogni 10 giorni di reclusione viene riconosciuto un giorno di sconto. Le docce sono poche e maleodoranti, il bagno e la cucina sono nello stesso piccolo vano non arieggiato e in molti casi privo di porta, con buona pace delle più basilari norme igieniche, i detenuti denunciano la presenza di scarafaggi nelle celle.
Infine, ci teniamo a rispondere all’onorevole Tassinari, che ha recentemente visitato il carcere di Rimini e descritto la situazione come "non negativa". Riteniamo che la deputata non abbia compreso appieno le criticità della struttura e le carenze sistemiche che affliggono sia i detenuti sia gli agenti della polizia penitenziaria. È positivo che una forza di governo si sia interessata al tema, ma non possiamo ignorare la realtà che abbiamo di fronte: la condizione della nostra casa circondariale è critica e deve essere denunciata".