Una nuova mostra per lo spazio Convivio, l’area che IEG ha destinato al Palacongressi di Rimini al progetto PERLarte, con ingresso da via della Fiera, che valorizza le opere di artisti del territorio.
Dal 24 settembre al 30 marzo 2025 saranno protagoniste le opere di Leonardo Blanco nella mostra curata da Matteo Sormani di Art preview/Augeo Art Space.
La mostra è a ingresso libero e sarà a disposizione delle migliaia di partecipanti ai congressi in programma nei prossimi mesi. La visita è possibile su prenotazione (tel. 0541.711500 - mail: [email protected]) per cittadini e turisti.
L’inaugurazione è in programma, domani, martedì 24 settembre alle 18.00. A seguire, Inside Out, aperitivo al bistrot adiacente l’ingresso A del palacongressi in via della Fiera. Animazione con la colonna sonora del dj Teo Mandrelli e il sax di Luca Quadrelli.
Sabato 5 e domenica 6 ottobre la mostra sarà aperta con ingresso gratuito, dalle 16.00 alle 19.00.
“Quello attuale – dice Leonardo Blanco - è un momento di grande intensità per il mio lavoro, con esposizioni all’estero e sculture site specific di grandi dimensioni. La mostra che inaugureremo al Palacongressi di Rimini sarà l’occasione per fermarsi un attimo, incontrare gli amici, i collezionisti, i congressisti in visita a Rimini e fare il punto a distanza di 6 anni dalla mia ultima personale in città. Le opere, sono circa una ventina, realizzate in quest’ultimo periodo. Saranno esposte carte, gomme e allumini. Nuove tracce quindi, nuovi percorsi che si intersecano con altri già noti. Nuove mappe geografiche che alludono a luoghi reali e a paesaggi dell’anima. Colgo l’occasione per ringraziare la direzione del Palacongressi e Matteo Sormani per questa opportunità”
“Le mostre di PERLarte – spiega Fabio De Santis, direttore della divisione Event & Conference di IEG – testimoniano la vivacità artistica di un territorio che esprime talenti di valore. La relazione col pubblico nazionale ed internazionale che partecipa ai congressi in programma rappresenta una promozione di questo movimento e arricchisce l’esperienza in città degli ospiti. Tre anni fa s’è avviata questa esperienza anche nella sede congressuale IEG di Vicenza, dove il 7 settembre abbiamo inaugurato una personale dell’artista Marco Vaccaro. Sono iniziative che si inseriscono negli obiettivi del protocollo firmato a metà luglio dai sindaci di Rimini e Vicenza per valorizzare il patrimonio museale e monumentale dei due territori”.
In precedenza, le mostre di PERLarte avevano ospitato le opere di Davide Conti, Maria Luisa Tadei, Luca Giovagnoli, degli studenti del corso di Graphic Design 3 della LABA di Rimini (Libera Accademia di Belle Arti), dei pittori Davide Frisoni e Alessandro la Motta.
LEONARDO BLANCO BIOGRAFIA
Leonardo Blanco (Santarcangelo di Romagna, 1968). Artista multiforme, è autore di quadri, sculture e installazioni presentate in ambito nazionale e internazionale. Ha tenuto diverse esposizioni personali a San Marino, in Italia e in Belgio, e partecipato a esposizioni collettive a Londra, Los Angeles, Istanbul, Emirati Arabi Uniti, Pechino (2^ Biennale d’Arte, nel 2005), e Venezia (nel 2007 Open10 – Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni, e nel 2009 la 53^ Biennale d’Arte). E’ vincitore di numerosi premi e concorsi. Le sue opere sono conservate presso collezioni pubbliche e private; alcune si trovano in mostra permanente nella Repubblica di San Marino, all’estero (sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo, nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth e al Water Cube Museum di Pechino)
Le sue opere pittoriche realizzate su diversi materiali (carta, gomma, alluminio, intonaco), sono frutto di un lento lavoro di velature e stratificazioni materiche, attraverso l’uso di colori acrilici, chine, ossidi e resine. È un lavoro dedicato al tempo e allo spazio, fatto di attese e di silenzio. La sua ricerca si relaziona con gli ambiti del libero arbitrio e della casualità A partire dal necessario rapporto fra superficie e sfondo Blanco mette in campo tutte le contrapposizioni dell’esistenza superandone l’aspetto duale attraverso una ricerca di armonia. Il risultato visivo di questi processi creativi corrisponde per l’autore a una mappa geografica, a metà strada fra reale e immaginario, un’esteriorità intima, forse un luogo dell’anima.