“Aldo pur non avendo potuto usufruire di basi scolastiche è l'esempio dei risultati che si possono raggiungere con il lavoro, la tenacia e la capacità imprenditoriale”, spiegano i familiari.
Una vita segnata da uno spiccato dinamismo e senso dell’impegno, nonché da una grande longevità, quella di Aldo Fanchi (classe 1923), che il 5 ottobre ha festeggiato nella sua casa di Corpolò, circondato dall’affetto della famiglia e dei cari, il traguardo dei 100 anni di età, entrando così nel ‘club dei centenari’ della città. Un compleanno fatto di ricordi, emozioni e brindisi, a cui ha preso parte anche l’Assessore comunale Francesco Bragagni per consegnargli, come da tradizione, la lettera di felicitazioni firmata dal sindaco e la medaglia del bimillenario dalla fondazione dell’Arco d’Augusto.
Aldo Fanchi fin da piccolo si è rimboccato le maniche per contribuire al bilancio familiare, facendo tutti i lavori che gli capitavano, come il pecoraio e il bovaro della Maremma. Nel 1944, poi, il matrimonio con l’amata Moretti Flora e poco dopo l’apertura di una piccola attività nell'alto Montefeltro per lo scambio e la vendita di prodotti locali del settore agro alimentare e, a seguire, il trasferimento a Corpolò dove dà vita alla sua azienda agricola. A metà anni ‘70, a Savignano, fonda e presiede la Cafar, e, in contemporanea inizia un'attività nel settore immobiliare locale con buoni risultati. Negli anni ‘90, pensionato, liquida le attività immobiliari e commerciali e torna nella sua azienda agricola a Corpolò iniziando l'attività di agricoltore con che fa grande passione. Negli ultimi anni la sua vita è stata segnata dalla scomparsa della moglie e di un figlio e pur mantenendo una invidiabile lucidità di mente qualche problema fisico lo costringe a godersi un meritato riposo.