Il 3 marzo alle 17.00 Fosco Rocchetta presenta il suo ultimo libro nella sala Conferenze del Centro della Pesa
Ausonio Franzoni (1859-1934) insigne studioso e presidente della Pro Riccione (La Piazza Editore), è il titolo dell’ultimo libro di Fosco Rocchetta che sarà presentato venerdì 3 marzo alle 17 al Centro della Pesa (Biblioteca di Riccione). Si tratta di un’opera che custodisce e tramanda le memorie e la storia di una figura che ebbe un ruolo importante nella conquista dell’autonomia della città. L’autore, dopo aver constatato che Franzoni era un personaggio poco conosciuto, effettua indagini bio-bibliografiche e archivistiche per delinearne la figura e il percorso professionale e di vita, fino a scoprire che Franzoni era stato un grande intellettuale, scrittore di numerosi libri e saggi di contenuto giuridico, amministrativo ed economico, conservati in biblioteche italiane e straniere e che la cui memoria meritava di essere recuperata e restituita alla città all’interno di un nuovo progetto editoriale. Ausonio Franzoni (1859-1934) fu avvocato, economista, diplomatico, giornalista e scrittore che, nei primi anni del ‘900, si trasferì dall’Argentina a Riccione, costruendovi un villino e che, per la sua indubbia preparazione giuridico–amministrativa fu nominato Presidente della Pro Riccione, organismo costituito con l’obiettivo di realizzare l’autonomia da Rimini. Vari scritti di Franzoni rinvenuti in periodici dell’epoca attestano la sua partecipazione attiva e competente nella conquista dell’autonomia comunale di Riccione; alcuni di essi, piuttosto critici nei confronti del municipio riminese, sottolineano che solo con l’autonomia la città avrebbe potuto risolvere alcuni annosi problemi tra cui, in primis, l’approvvigionamento idrico, la cura e la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica e l’ordine pubblico.
Nello Stato sudamericano, Franzoni aveva trascorso una decina d’anni, ricoprendo importanti cariche in enti economici, culturali e sportivi. Fu ufficiale d’artiglieria nella Grande Guerra, avvocato, docente universitario, diplomatico a Costantinopoli e Odessa, scrittore. In qualità di Commissario dell’Emigrazione, nel 1902, fu incaricato dal Presidente del Consiglio Zanardelli di compiere un’inchiesta sul fenomeno dell’emigrazione dalla Lucania e sul conseguente spopolamento del territorio rurale. La presentazione del libro è condotta da Giovanni Cioria direttore del mensile La Piazza.