I want to be forever young , voglio essere per sempre giovane! A gridarlo non sono i giovani, “i diamanti al sole” per continuare a giocare con la canzone degli Alphaville, ma la cucina di tradizione che a La Sangiovesa ha trovato casa. “Vogliamo riempire l’osteria di giovani, perché la nostra memoria è un patrimonio che attraverso la loro esperienza viaggerà ancora nel futuro… forever young.”, scherza Cristina Maggioli che ha fortemente voluto l’iniziativa: un giovedì al mese, un menù di classici della tradizione verrà proposto ad una condizione speciale a chi ha meno di 35 anni. “La nostra cucina è filiera, sapienza e accoglienza, un viaggio nel territorio che è perfetto per la sensibilità delle giovani generazioni. La nostra è una cultura pulita e sostenibile che è ritornata moderna.”, conclude Cristina. “I nostri salumi, tutti rigorosamente prodotti a partire dai nostri maiali allevati nel bosco, le classiche tagliatelle, la nostra pollastra alla cacciatora. E ancora la trippa e per finire la crema pasticcera prodotta con le nostre uova. È un racconto che viaggia in campagna, non un menù!”, sono le parole di Massimiliano Mussoni, da vent’anni a capo della cucina de La Sangiovesa. Il menù “forever young” è proposto a 38 euro, compresi i vini in abbinamento, tutti di Tenuta Saiano, l’azienda agricola della famiglia Maggioli che produce in esclusiva per il locale.
“La cucina di tradizione vive un momento straordinario, le osterie italiane hanno capito per prime l’importanza di un rapporto con una filiera che è rinata dappertutto. È un gioco dei ruoli virtuoso, che incrocia passato e futuro regalando sapori ed emozioni. I giovani sono testimoni di questa rivoluzione e ne saranno i custodi.”, a parlare è il giornalista Giorgio Melandri che ha curato insieme al fotografo Maurizio Gjivovovich il libro sui 30 anni del locale. La Sangiovesa ha ricevuto nel 2022 il premio dei 3 gamberi nella guida ristoranti del gambero Rosso ed è stata selezionata da Slow Food per Osterie d’Italia.