Giovani cattolichini hanno messo in scena emozionanti perfomances, ieri mattina, nell’ambito dell progetto sulla Memoria “Il sentimento della Libertà”, promosso dal Laboratorio di educazione all’immagine che annualmente partecipa al bando “conCittadini” dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna.
LE TAPPE DELLA MEMORIA. Nel concreto si è trattato di un’esperienza proposta alle classi terze della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Cattolica, a cura di Gradara Innova, per l’anno scolastico 2022-2023. Così, a partire dalle 10.00, ha preso vita un percorso itinerante che ha toccato 5 tappe cittadine, ciascuna dedicata ad un tema peculiare e ad una data chiave di lettura. La prima tappa dal titolo "Il gioco crudele", ospitata nell'auditorium della scuola primaria Repubblica, voleva essere una riflessione amara sull'applicazione delle leggi razziali in ambito scolastico. Nella seconda tappa, "Inferno '44", i ragazzi coinvolti hanno portato in scena l'orrore della guerra nei locali della chiesa di San Pio V che consentirono un rifugio ai Cattolichini nel corso del conflitto mondiale; nella terza tappa "Per un filo" è stata rievocata la figura del sarto Guido Morganti e di altri Giusti fra le Nazioni, di fronte alla sua casa natale nel Loggiato di via Cattaneo. La tappa numero quattro, dal titolo "Come un fiore raro", si è realizzata all’interno del giardino del Museo della Regina ed ha voluto ricordare il sacrificio dei partigiani locali con il loro contributo nella lotta di Liberazione. Il finale, svoltosi davanti al Municipio, ha racchiuso sotto il titolo "75x75" un omaggio alla Costituzione e ai padri costituenti.
COMUNITÀ EDUCANTE. “Possiamo parlare di una vera e propria comunità educante – sottolinea l’Assessore alla Pubblica istruzione Federico Vaccarini – visto che i luoghi simbolo della città sono divenuti memoria viva attraverso le performances dei ragazzi. Una restituzione pubblica del lavoro svolto, a piccole tappe, che ha toccato luoghi legati a particolari memorie della nostra città. Un caleidoscopio di storie ed emozioni vissute insieme durante la mattinata e che ha avuto come filo conduttore l’idea alla base dell’iniziativa: la libertà”. “Grande valore è quello della libertà e la bellezza di questo progetto è quella di uscire dalle aule scolastiche per mettersi in relazione con il proprio territorio, la propria città. Complimenti ai docenti e ai nostri ragazzi per questa meravigliosa idea”, aggiunge la Sindaca Franca Foronchi, complimentandosi con tutti gli autori dell’iniziativa e soprattutto con i giovani protagonisti.
LINGUAGGIO TETRALE. “Il linguaggio teatrale – spiega Sara Benvenuti, l'esperta che ha seguito il percorso - può rappresentare uno straordinario strumento di esplorazione di sé e del mondo: non solo permette di dare forma al proprio mondo interiore e di creare relazioni significative con l’altro ma allo stesso tempo ci consente di indagare temi e prospettive in maniera dinamica e personale. Memoria e libertà sono i poli attorno ai quali ha ruotato il percorso proposto: una ricerca espressiva che ha preso avvio dalla prospettiva e dallo sguardo delle nuove generazioni”. Ciascuna classe ha lavorato sul proprio “frammento” di memoria da preservare, a partire da una data e un tema, diversi per ciascun gruppo: attraverso l’incontro propedeutico di confronto sono emerse le parole chiave che costituiscono l’ossatura del laboratorio teatrale, attraverso il quale si è data forma allo sguardo dei ragazzi; dai materiali prodotti dai partecipanti nel corso degli incontri si è potuto costruire ogni tassello della performance teatrale che si è giocata sul continuo confronto tra passato e presente.
Le classi partecipanti: 3°A – prof.ssa Wanda Talamelli; 3°B – prof.ssa Cristina Cecchini; 3°C - prof.ssa Mancini Antonella; 3°D – prof.ssa Imbò M.Giuliana; 3°E – prof.ssa Donati Simona.
Hanno collaborato alla realizzazione dell’appuntamento: la Scuola primaria Repubblica; la Parrocchia San Pio V; il Museo della Regina; la Polizia Municipale.