Il primo evento che stimola una riflessione sul tema della morte attraverso le voci di un monaco (padre Guidalberto Bormolini, sacerdote e tanatologo), un accademico (Ivano Dionigi), un poeta (Davide Rondoni), un cantautore (Cristiano Godano dei Marlene Kuntz), un’attrice (Iaia Forte) e due artisti (Omar Galliani e Luca Giovagnoli) che vogliono condividere il loro modo di vedere la morte, senza respingerla o negarla. L’evento è promosso da AMIR società pubblica di onoranze funebri della Provincia di Rimini.
La morte oggi ha una cattiva reputazione.
Respingiamo il pensiero del trapasso in nome del presentismo più assoluto tanto che nel nostro vocabolario il verbo “morire” è stato a gran voce sostituito da “andarsene”.
L’uomo ha paura della morte e, per poter sopportare tale condizione e non essere paralizzato dall’angoscia, relega nell’inconscio la consapevolezza della finitudine.
Ma l’angoscia e il tragico hanno un compito fondamentale nelle nostre vite: tenere sempre vigili i sentimenti essenziali per non perdere la nostra umanità.
AMIR o.f., l’unica società pubblica di onoranze funebri della Provincia di Rimini, si confronta da quasi 40 anni con la morte e vuole stimolare una riflessione sul tema partendo dall’assunto che ciò di cui non si vuol parlare non bisogna tacere.
E lo fa attraverso le voci di un monaco, un accademico, un poeta, un cantautore, un’attrice e due artisti che vogliono condividere il loro modo di vedere la morte, senza respingerla o negarla, ma vivendola come passaggio lieve tra due mondi, come naturale epilogo della vita, come tramandare.
“Amir o.f. opera da quasi cinquanta anni sul territorio riminese. Nata come società del comune di rimini, è stata conferita prima ad Hera Spa nel 2003 per poi approdare sotto il controllo di Anthea srl nel 2009. È la più grande agenzia funebre di Rimini, svolge in media 650 servizi all’anno con un fatturato di 2,3 M€. Rientra in un ormai ristretto gruppo di società pubbliche che operano nel settore (se ne contano una ventina su tutto il territorio nazionale, in Regione ci sono le analoghe società di Parma, Ravenna e Ferrara). È l’unica azienda in città (ed una delle pochissime in Italia) ad avere conseguito una triplice certificazione di qualità secondo le norme ISO 9001, 45001 e UNI EN 15017 per la specifica certificazione dei servizi di onoranze funebri. Amir pone particolare cura nell’assistenza del dolente che pone costantemente al centro della propria attenzione mediante l’applicazione di procedure consolidate e rigorose attuate da personale altamente qualificato e formato. La cura del dettaglio e le capacità organizzative consentono ad Amir di svolgere anche servizi che la portano ad operare su scala nazionale ed europea. Svolge le funzioni di Polizia Mortuaria interfacciandosi con le Istituzioni (Tribunale, Ausl, Enti Locali). Nell’ottica di public servant che la contraddistingue, svolge anche i servizi per gli indigenti. È in grado di assistere dolenti di ogni credo e culto mettendo a disposizione un Cerimoniere” spiega Tommaso Morelli, Amministratore Unico di Amir.
Venerdì 24 e sabato 25 marzo saranno le giornate di avvio di un percorso di riflessione sul tema che vedrà avvicendarsi dialoghi, lezioni, reading, musica, eventi speciali e che avrà il suo fulcro nella mostra esplosa di due artisti emiliano-romagnoli al centro della scena internazionale dell’arte contemporanea: Omar Galliani e Luca Giovagnoli.
Il festival avrà il suo avvio venerdì 24 marzo alle ora 17 alla Sala Ressi del Teatro Galli con un dialogo prezioso e speciale con padre Guidalberto Bormolini, sacerdote e tanatologo, docente al Master “Death Studies & the End of life” dell’Università di Padova, che, dopo un passato in una bottega da liutaio, un’esperienza da muratore e le rivoluzioni sessantottesche, ha deciso di dedicarsi in toto all’accompagnamento spirituale dei morenti e alla cura di tutti, prima regola dell’ordine dei Ricostruttori che guida in Toscana.
Alle 18 sempre in Sala Ressi salirà in cattedra Ivano Dionigi, latinista e professore emerito presso Alma Mater Studiorum, già Magnifico Rettore che approfondirà il tema della rimozione della morte per gli antichi attraverso le testimonianze degli autori classici latini e greci sul tema.
Alle 21 al Teatro Galli un evento speciale e inedito: un dialogo tra le canzoni di Cristiano Godano, voce e leader dei Marlene Kuntz, e le poesie di Davide Rondoni, poeta e scrittore. Un dialogo fra due artisti della parola sull’eterna contesa fra amore e morte che prende avvio dalla similitudine più grande di tutte, scritta nel libro biblico del Cantico dei cantici: «Perché forte come la morte è l’amore» e si inerpica sulle più alte vette di poesia e musica.
A chiudere la giornata una nota di leggerezza: un cocktail party che si ispira alla festosa celebrazione messicana dei defunti Día de los muertos con dj set in collaborazione con Music Academy Rimini e drink a cura di Maré Cesenatico.
Sabato 25 marzo alle 16.30, alla presenza di Omar Galliani e Luca Giovagnoli, verrà inaugurata la mostra diffusa “Padri, i veri avventurieri tra mondi”.
I due artisti sono stati chiamati dal poeta e scrittore Davide Rondoni, che firma la curatela della mostra, a interpretare il tema dell’essere padri e dell’equilibrio fra due mondi.
“Ho chiamato due artisti, Omar Galliani e Luca Giovagnoli, quasi supplicato, loro che grandi artisti e padri sono, segnati, feriti, incasinati, vivissimi, che ci dessero un segno, opere, visioni. Che ci facciano vedere d'essere anime e corpi in viaggio TRA due mondi, con uno e mille padri.
È nel cuore di un padre che il numero non ha tirannia. Ama smisuratamente, ciascuno e qualsiasi, senza contare”, spiega Davide Rondoni e aggiunge “Amir fa bene a far vedere che Rimini non è la capitale del cosiddetto estremo divertimento ma del pensiero e dell’arte estremi. Ovvero del pensiero e dell’arte che non censurano e riflettono su ciò che sta all’estremo della vita e la interroga. Perché estremo è il
profondo dove ragione e spirito si interrogano non il dissennato che censura e vive imbambolato”.
Omar Galliani, maestro del disegno a livello internazionale, fonda il suo lavoro sulla dualità: le possibilità/impossibilità del disegno e il bianco/nero della materia, la matita il carbonio nero, il legno il vegetale bianco e porta nelle sale di Teatro Galli, PART e Augeo i suoi dipinti e le sue tavole a grafite, lavori inediti e pezzi esposti nelle più importanti Biennali del mondo.
Dopo Rimini Omar Galliani sarà il protagonista di una mostra monografica a Palazzo Reale a Milano (luglio-settembre) a cura di Flavio Caroli e Vera Agosti che accoglierà alcune tra le opere tra le più significative della poetica dell’artista.
Luca Giovagnoli, artista visivo e grafico riminese, cantore di immagini e suggestioni che ha esportato con successo la sua pittura nel mondo, espone alla Galleria Augeo i suoi dipinti che immortalano momenti di vita su tela, istantanee che coniugano visionarietà e quotidianità, un lirico ed errabondo narrare svincolato dalla trama nei territori dell’immaginazione e del ricordo.
A chiudere il festival, al Teatro Galli (sabato 25 marzo ore 18), Iaia Forte, versatile e istrionica protagonista del cinema e del teatro italiano, che omaggia Rimini e TRA con un reading inedito pensato per l’evento, accompagnato dalla musica di Massimo Marches.
Ne “La straniera” Iaia forte legge, grida, lacrima, ride dinanzi alla sua misteriosa compagna sul palco attraverso i testi poetici scelti insieme a Davide Rondoni.
Il festival continuerà nelle settimane successive nelle sale del PART con la presentazione del nuovo libro edito da Einaudi dello psichiatra Paolo Milone “Astenersi principianti” sulle mille strade del distacco, con visite guidate ed eventi speciali.
Organizzatrice dell’evento è AMIR o.f., la società pubblica di onoranze funebri che opera sul territorio della Provincia di Rimini dal 1975 e che, dal 2008, fa parte della compagine di Anthea in collaborazione con AUGEO, PART e il Comune di Rimini.
La peculiarità di azienda pubblica ha sempre spinto AMIR ad avere un’attenzione particolare al territorio e a patrocinare le iniziative che valorizzino il sociale e la cultura dell’identità. Con TRA festa delle anime tra due mondi per la prima volta è la stessa società a ideare e promuovere cultura per il territorio.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO AD INGRESSO GRATUITO.
Per gli spettacoli di sabato 24 marzo ore 21 e di domenica 25 marzo ore 18 è necessaria la prenotazione a partire da sabato 18 marzo h.10.00 online su biglietteria.comune.rimini.it (i posti non sono numerati e per ogni richiesta si potranno prenotare massimo 2 posti; è possibile effettuare più richieste).
Per la serata Día de los muertos è necessario prenotare scrivendo un messaggio whatsapp al numero 3891837782.