“Io accuso il pensiero materialista, riduzionista e nichilista che sta alla base della condotta di queste élites suicidarie. La martellante propaganda dei poteri forti ci ripete in continuazione che il sistema socioeconomico neoliberista, predatorio e insaziabile, è l’unico possibile. Questa è una menzogna”. Così ha esordito il filosofo Marco Guzzi davanti ad una numerosissima platea, dove forte è stata la presenza dei giovani. L’uomo non può ridursi solo ad uno stordito consumatore, l’articolo 3 della costituzione italiana dice che ha diritto al pieno sviluppo della propria persona. Cosa significa pieno sviluppo? Significa diritto al nutrimento della propria interiorità, ad avere i mezzi per costruire rapporti, per essere parte di una comunità, per avere visioni grandi che superino la trappola dell’egopatia. Questo sistema, nonostante la potenza pervasiva di cui dispone, è ormai al collasso, la drammatica situazione climatica e ambientale ci costringerà in tempi brevi ad una vera rivoluzione, che Guzzi auspica pacifica, l’unica possibilità per ripensare un nuovo uomo, una nuova politica e conseguenti nuove forme economiche. Ha fatto seguito un appassionato dibattito con il pubblico proseguito fino a notte fonda.
Cultura
20:13 - Riccione