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Cultura 16:00 | 14/05/2024 - Rimini

Il Panathlon ieri sera nella convivale mensile ha ospitato Sergio Floccari

Importante e significativa conviviale del Panathlon Rimini, lunedì 13 maggio ’24 alla presenza del neo-Governatore di Area 5 Stefano Ripanti, presentato ed accolto dal Presidente Gianluca Riguzzi che ne ha tracciato la volontà di fare ed agire direttamente sul territorio e nelle scuole riassunto nello slogan "Alba di una nuova Area 5".

Il Governatore Ripanti ha introdotto la serata richiamando l’attenzione dei Soci sulla necessità di cambiare il paradigma: “i Panathleti devono uscire dagli schemi tradizionali dell’associazionismo che attraversa momenti difficili se guarda sé stesso e trova forza quando scende tra la gente e comunica i propri valori fondanti di etica e rispetto rivolgendosi alle giovani generazioni ed alla società civile”.

Per quanto riguarda Sergio Floccari, ospite della serata, ne ha ricordato l’estetica e la bellezza del gioco, sottolineando il suo valore come vero sportivo, bella persona, vero Panathleta che si dedica, nel suo nuovo ruolo dirigenziale, all’educazione alla vita attraverso lo sport, a valori di dirittura morale e qualità umana. Concludendo ha ringraziato Riviera Basket Rimini, rappresentata da Mirco Acquarelli, per l’incisività dell’azione svolta a promuovere l’intero movimento, in ogni disciplina, ben oltre la pratica del basket per arrivare a coinvolgere tutti, portare i diversamente abili a praticare sport e tutti, indistintamente, a seguirli evidenziando come lo sport dei diversamente abili abbia fortemente ridotto le distanze con quello dei cosiddetti normodotati.

Dopo la presentazione di Rimini Wellness e della 3ª Adriatico sull’onda dello sport iniziative che si svolgeranno il 31 Maggio e 1° Giugno dal Porto fino a Piazza Kennedy in una kermesse sportiva accessibile a tutti la parola è passata all’ospite della serata: Sergio Floccari, calabrese, classe 1981, attaccante di chiara fama con 370 presenze in A, innamorato della nostra terra per aver trascorso un triennio nel Rimini Calcio dal 2003 al 2006 collezionando ben 86 presenze. Li ha definiti anni bellissimi forse più facili perché vissuti con leggerezza, ma mai con superficialità portando i biancorossi dalla C alla B sotto la guida di Leo Acori.

Poi la consacrazione con l’Atalanta dove arrivò come quarto attaccante, ma seppe conquistare rapidamente la fiducia dell’allenatore Luigi Del Neri e lì comprese di essere “completo” e pronto a consolidare la sua carriera iniziata a 16 anni, lasciando la Calabria per le prime esperienze in Veneto dove, come conferma Franco Nanni: “era maturo e diverso dagli altri già nelle giovanili a Montebelluna”. Poi Genoa, Lazio, Parma, Bologna per concludere la carriera sportiva nella migliore SPAL di tutti i tempi.

Ha sottolineato come, trovandosi solo, giovanissimo e lontano da casa, abbia imparato i valori dell’umiltà e dell’impegno costante, conquistando qualcosa in più ogni giorno con perseveranza e sacrificio, senza scorciatoie e col dovuto rispetto per la vita. Con la serie A raggiunta a 26 anni poteva sentirsi appagato, invece no, la sua lunga carriera dimostra il valore del suo realismo e della sua determinazione che lo hanno portato a centrare l’obiettivo di migliorare continuamente.

Caratteristiche che porta con sé intatte nel suo ruolo di Coordinatore tecnico della Primavera del Monza, un altro passaggio di qualità riconosciuto una volta in più col premio “Ragazzo di Calabria io ce l'ho fatta” che gli è stato conferito il 25 Aprile 2024.

Ora da Dirigente del Monza ha un ruolo educativo impegnativo: bello veder crescere i giovani verso i quali non vuole essere troppo istituzionale né troppo morbido, agire con fermezza per fornire le basi del rispetto di sé stessi e degli altri. Accompagnarli nel percorso di crescita insegnando loro l’automonitoraggio: piccoli passi, obiettivi concreti; capire il profilo individuale e delle loro famiglie per avere gli strumenti giusti per farli crescere. Ha sentito di avere raggiunto l’obiettivo quando loro stessi hanno avuto la consapevolezza di gruppo formando un insieme che cresce e si rafforza giorno per giorno.

Ringraziamo Sergio Floccari, non solo “personaggio” ma “persona” che come noi panathleti, ha concluso il Presidente Riguzzi, crede nei sani valori dello Sport e nella loro importanza per una crescita etica della persona, e che ci auguriamo di accogliere nel Panathlon quanto prima.