Il quinto ed ultimo appuntamento della rassegna letteraria Melting Pot “ Storie per un altro mondo – passato e presente”, organizzata dalla casa editrice Aiep di San Marino in collaborazione con l’Associazione Gli Amici del Mulino Sapignoli APS di Poggio Torriana, patrocinata dalla Provincia di Rimini, Politiche di Genere e Pari Opportunità e dal Comune di Poggio Torriana, avrà luogo domenica 19 marzo, in occasione della Festa del Papà, con il titolo L’eredità dei migranti.
I precedenti quattro appuntamenti hanno mostrato alcuni nodi cruciali della storia del mondo, coinvolgendo il pubblico, sempre più numeroso, in approfondite analisi e suscitando intense emozioni, favorite anche dalle storie raccontate dai protagonisti e dalle letture di alcune pagine dei libri della collana Melting Pot.
Tema di domenica 19 marzo (ore 15,30) nella sala del Museo Mulino Sapignoli di Poggio Torrianasarà l’Algeria con le sue aspirazioni e le sue contraddizioni.
Le speranze accese nel 2011, nel corso delle primavere arabe, coinvolsero i Paesi del Maghreb che dall’Africa si affacciano sul Mar Mediterraneo. I regimi si disgregarono, ma non furono sostituiti da strutture istituzionali capaci di migliorare i rapporti democratici. Piuttosto la stabilità dell’area è stata scossa da tensioni che ancor oggi manifestano elementi che ne ostacolano lo sviluppo.
Sarà Anna Maria Medici, Professoressa di Storia e Istituzioni dell’Africa presso l’Università di Urbino a fornire un quadro della situazione dopo le rivolte del 2011 in Nord Africa e Medio Oriente, con uno sguardo particolare all’Algeria.
Ciò consentirà di introdurre la riflessione intorno al libro protagonista della giornata: “L’albero o la casa” dello scrittore franco-algerino Azouz Begag, tradotto da Cristiano Screm, di cui parleranno i curatori della collana Melting Pot, da cui deriva il titolo per questo quinto appuntamento della rassegna, L’eredità dei migranti e che invita anche, per la sua trama, ad un pensiero particolare rispetto ai rapporti padre-figlio.
Begag è stato ministro delle Pari Opportunità del governo francese dal 2005 al 2007, ed i suoi romanzi sono pubblicati in Francia dalle più importanti case editrici (Seuil, Albin Michel, Fayard, eJulliard).
È proprio con questo libro, in originale intitolato “L’Arbre ou la maison” (Juillard 2021), che Begag vince il premio Albert Bichot.
Il ritorno in Algeria dopo la rivolta del 2011, trova il protagonista del romanzo di fronte ad un Paese, dove l’instabilità dei rapporti genera timori e incertezze che si enfatizzano nella decisione di tagliare un albero, piantato dal padre, che insidia con le proprie radici la casa dei genitori. La scelta fra le radici naturali e quelle esistenziali caratterizza la visione dell’autore che invece soccombe alla determinazione della protagonista femminile del romanzo.
Con la rassegna Melting Pot “Storie per un altro mondo-passato e presente”, il pubblico delsuggestivo Mulino Sapignoli ha frequentato più volte l’Africa, sia nei suoi aspetti più attuali quali quelli dei fenomeni migratori, che in quelli artistici e letterari, ha ascoltato la denuncia di popoli ancora oppressi come i curdi e le popolazioni Maya in Guatemala, e dato solidarietà alla lotta delle donne in Iran e a Gaza.
Nelle ipotesi degli organizzatori si sta facendo strada l’idea di programmare una nuova serie della rassegna per il prossimo autunno o inverno con temi che si stanno definendo ma che cercheranno di cogliere ancora una volta le tematiche più vicine alle contemporaneità e alle sue sensibilità.
Anche quest’ultimo incontro sarà accompagnato da musiche e degustazioni di prodotti tipici locali offerti dall’Associazione gli Amici del Mulino Sapignoli APS. Per esigenze organizzative, dati i posti limitati, è necessario prenotare o tramite email all’indirizzo [email protected] oppure al numero 3389692218.