Ieri sera a Misano Franco Arminio ha fatto un piccolo miracolo: tirando fuori un parlare comico e meditabondo ha unito leggerezza e profondità di cui oggi abbiamo un gran bisogno. Di fronte a 300 persone il poeta ha chiuso la rassegna filosofica dedicata alla resilienza coinvolgendo e entusiasmando il pubblico sino a farlo cantare. L'amore e la passione per la scrittura, per la riscoperta delle emozioni, della memoria, della preghiera e del sacro è stato il filo conduttore della sua performace. La pandemia, dice il poeta, ha investito molti aspetti della nostra vita, rivelando anche debolezze e problemi già esistenti : la fragilità delle nostre comunità e delle identità collettive, i limiti del sistema mediatico e istituzionale, lo squilibrio tra grandi città congestionate e inquinate e i piccoli paesi in via di spopolamento, il rapporto col lavoro e il consumo, l'idea della salure e della morte, l'insostenibilità ambientale del modello di sviluppo adottato. Per affrontare il virus occorrono pensatori di caratura umana enorme, con un cuore smisurato. Tante domande e la fila per farsi autografare le sue opere poetiche.
Cultura
11:53 | 11/11/2024 - Rimini