Film d’autore rivisitati in chiave ittica con sardoncini e saraghine, canocchie, astici, granchi, sgombri e piccole triglie al posto dei volti noti del grande schermo.
Nei locali dell’Assemblea legislativa è stata inaugurata “Nuovo Cinema Adriatico”, mostra fotografica del duo dei fotografi riminesi Paritani (Roberto Pari e Sergio Tani) che ha dato vita ad una idea artistica originale e ironica che si è tradotta nella ricostruzione dei frame di alcuni dei film più famosi e amati dal grande pubblico con dei protagonisti d’eccezione: i pesci dell’Adriatico.
Il genio dei fotografi ha fatto diventare sardoncini e saraghine, canocchie, astici, granchi, sgombri e piccole triglie novelli attori del remake di film quali Vacanze Romane, Casablanca, Titanic, Il Laureato, C’era una volta in America, 8 1/2, Amici Miei o Arancia Meccanica sfruttando la percezione inconscia con cui ognuno di noi conserva in sé pezzi di cinema così come ricorda la propria vita. Il processo simbolico (non è né metafora né allegoria, qui v’è certezza) raggiunge il suo culmine con la circolarità dell’icona di Amarcord, film che attraversa la sostanza della Romagna nello specifico riminese, e la rende disponibile a tutti.
A raccontare come è nata questa nuova espressione artistica sono, all'unisono, Paritani: "Alcuni Natali fa facemmo una foto con un pesce con un cappello da Babbo Natale, da allora abbiamo cominciato a riprodurre scene di film con dei modellini e i pesci scelti apposta sulle bancarelle delle pescherie. Da riminesi i film che ci ha emozionato di più riprodurre sono, ovviamente, quelli di Federico Fellini".
“Sono lieta di ospitare nella sede dell’Assemblea legislativa questa mostra realizzata da due grandi professionisti riminesi che sin dagli anni Ottanta lavorano incessantemente nell’ambito della fotografia commerciale e creativa con maestria e originalità. A una prima occhiata questi scatti potrebbero sembrare dei fotomontaggi ma così non è perché i due fotografi, oltre a scegliere minuziosamente i loro singolari “attori”, hanno anche ricostruito, insieme all’architetto Maurizio Vitri, le ambientazioni in maniera artigianale restando il più possibile fedeli alle scene originali dei set cinematografici. Si tratta di un lavoro che ha richiesto tanta preparazione, dalla costruzione dei modellini alla installazione dei protagonisti sulla scena, dalla illuminazione alla cattura dell’immagine. Li ringrazio per questo omaggio al mare Adriatico, al nostro territorio e alla settima arte”, sottolinea Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
“È un orgoglio aver portato “Nuovo Cinema Adriatico” in Assemblea legislativa. Questa mostra racconta il nostro mare, il nostro cinema, in una parola: Rimini. Gioca sull’unione di due caratteristiche che ci rappresentano nel mondo. Roberto e Sergio, fotografi fantastici, hanno giocato sull’unione dei prodotti dell’Adriatico, i pesci che mangiamo sulle nostre tavole, che ci preparavano le nonne, che rappresentano la nostra tradizione - hanno fatto un casting al Mercato coperto di Rimini - con dei veri e propri set cinematografici in miniatura che raccontano un’altra città, quella del cinema, delle luci dello spettacolo, della cultura. La Rimini istrionica di Federico Fellini, quella in cui tutto è qualcos’altro, tutto va oltre. E l’oltre mi fa venire in mente anche quel “vieni oltre” della candidatura della città a Capitale italiana della cultura che ha unito tutto, il sogno, l’alto e il basso, l’immaginario che la nostra terra rappresenta nel mondo. “Nuovo Cinema Adriatico” è anche questo e invito tutti a visitarla”, aggiunge la consigliera regionale Nadia Rossi.
È possibile visitare “Nuovo Cinema Adriatico” fino al 31 maggio dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.