Max 12° 
Numeri importanti per la lectio a Marco Guzzi. 647 persone collegate in diretta streaming per le quasi due ore di appassionate riflessioni del filosofo che hanno toccato anche le recenti vicende politiche italiane. “Credo che nei periodi più cupi della storia - h detto - sia necessaria una straordinaria concentrazione creativa. Di alcune persone, di piccoli gruppi. Oggi bisogna ricostruire un senso di comunità. Le forze disgregatrici sono potenti, le loro megalomanie tecnocratiche, le loro malie ben organizzate, e sempre "di alto profilo", sembra non suscitino più quasi nessuna opposizione”. Ciò che sta per essere abolito è l’uomo autonomo, l’uomo interiore capace di libere scelte” . Ma niente vittimismo dice Guzzi: “dobbiamo lavorare seriamente sull’interiorità; questo è il cuore della rivoluzione del 21 secolo, dobbiamo mantenere lucidità interiore che ci consenta di smascherare un mondo che sta diventando pericolosamente tototalitario, superati i meccanismi coercitivi, adotta ormai con efficacia metodi di "convinzione", rinchiudendo l'uomo in una gabbia dorata di consumismo ed informazione pilotata. una grande matrix in cui siamo immmersi. Ma niente paura il processo di rivoluzione creativa è in atto e aggregherà sempre più il popolo degli esclusi, isolati, emeraginati, anonimi e come dice il grande poeta Clemente Rebora: "la notte più profonda è quella più vicina al giorno".
E' seguito un intenso e lungo dibattito.
