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Cultura 12:24 | 10/04/2024 - Rimini

Libri da queste parti 2024 - "Io sono, raccontando, nell’assoluta verità". Le Memorie di Amelia Rosselli. Biblioteca Gambalunga, giovedì 11 aprile ore 21, Sala della Cineteca

Appuntamento speciale per Libri da queste parti, giovedì 11 aprile alle ore 21 nella Sala della Cineteca della Biblioteca Gambalunga, con la presentazione di una eccezionale figura di donna, quella di Amelia Pincherle Rosselli (Venezia 1870-Firenze 1954), restituita attraverso il libro delle sue Memorie pubblicate per la prima volta nel 2001 per cura e studio di Marina Calloni. Uno studio che è il risultato di molti anni di lavoro e di indagine in archivi italiani e stranieri: l’affresco di un ambiente sociale e di una famiglia fuori del comune, il ritratto di una donna singolare, intelligente e forte, la sua esistenza unica e insieme paradigmatica, rimossa troppo a lungo dalla storia civile e culturale italiana ed europea.

Ricordata soprattutto come madre dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, gli intellettuali antifascisti trucidati in Francia nel giugno 1937 da sicari fascisti, Amelia Pincherle Rosselli fu invece una personalità di rilievo nella cultura italiana del primo Novecento, la prima scrittrice di teatro in Italia, impegnata anche sul versante della politica e dell'associazionismo femminile. Il testo raccoglie momenti salienti dell’esistenza di Amelia in cui vengono ricostruiti non solo la sua vita familiare, ma anche i suoi impegni di attivista in politica e nella questione femminile per sostenere i diritti delle donne, dal voto all’equa retribuzione. Fu inoltre giornalista, scrittrice per l’infanzia, direttrice di collane, un’intellettuale di respiro internazionale. Infatti, la formazione di Amelia e dei suoi figli fu “italiana” ed insieme “europea”, sia per scelta che per discendenza familiare. Il punto di vista con cui sono narrate le Memorie è quello di una intellettuale proveniente dalla tradizione liberale dell’ebraismo secolare italiano ed europeo, che fin dai tempi del Risorgimento aveva praticato la lotta contro l’oppressione e la tirannia. In tal senso le Memorie testimoniano l’atmosfera in cui crebbero Carlo e Nello Rosselli: un ambiente intellettualmente stimolante, politicamente attivo e socialmente impegnato, in cui il senso del dovere morale e l’impegno politico vennero appresi fin dalla prima infanzia tramite l’esempio materno. La pubblicazione di queste memorie inedite, a cui la Rosselli lavorò a più riprese negli anni Trenta e Quaranta per poi lasciarle in sospeso e dedicarsi unicamente a mantenere viva la memoria dei figli, rende in parte giustizia a questa ammirevole figura di donna. Le Memorie cessano nell’anno 1927, Calloni ha però integrato le parti mancanti grazie alla ricca documentazione d’archivio (copie di lettere e articoli pubblicati, note manoscritte, indicazioni bio-bibliografiche, annotazioni) e ha il merito di aver introdotto questa grande italiana a un pubblico più vasto, rimuovendola dall'oblio in cui era stata relegata per decenni. Così Calloni: “Le Memorie non sono solo un racconto per consegnare i propri figli alla storia: sono un tassello costitutivo di una più vasta storia collettiva. Riportarle alla luce significa anche rendere giustizia a chi fu offeso, perseguitato, ma anche dimenticato.”

Marina Calloni è professoressa ordinaria di Filosofia Politica e Sociale presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ha partecipato e partecipa a numerose ricerche nazionali e internazionali, collaborando con università, centri di ricerca, associazioni e istituzioni internazionali. Ha ricoperto e ricopre diversi incarichi su tematiche relative al contrasto della violenza di genere e ogni forma di discriminazione. Dal 2022 dirige la collana “RiGenerAzioni” presso l’Editore Castelvecchi.

Ingresso libero

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