Sabato 22 giugno alle ore 17 presso la Corte di palazzo Gambalunga, sarà protagonista un viaggio nella storia e nella cultura della nostra città attraverso le preziose opere dei Liverani con la presentazione del volume, scritto da Franco Pozzi, Giulio Zavatta e Cristina Ravara Montebelli: Rimini nei disegni dei Liverani. (1844-1867) edito da Bookstones nel 2024.
Un'occasione preziosa per immergersi nella storia e nella cultura della nostra città attraverso le affascinanti opere della bottega artistica faentina dei Liverani. Il libro, frutto di un attento lavoro di ricerca e cura, offre una raccolta di disegni che testimoniano i cambiamenti urbanistici, sociali e culturali di Rimini nell'arco di oltre due decenni. Attraverso le dettagliate illustrazioni dei Liverani, il lettore potrà rivivere le atmosfere dell'epoca e apprezzare la bellezza del patrimonio storico della città.
Il volume racconta dei Liverani di Faenza: artisti strettamente imparentati. Romolo e suo figlio Tancredi, piccola famigliola per anni viaggiante in gran parte d’Italia a servizio dell’arte teatrale, di quel mestiere della scenografia in cui diventarono stimatissimi. Di teatro in teatro, spesso con tappe così poco distanti tra loro da poterle percorrere nel giro di un giorno, documentarono nei loro taccuini ‘di lavoro’ scorci di paesi e città, vedute, monumenti e paesaggi con una precisione quasi fotografica. E poi Antonio, fratello maggiore del primo e dunque zio del secondo; tra i tre quello rimasto più in ombra e che ci ha lasciato, comunque, testimonianze enormi di un grande lavoro come pittore e ornatista operante nelle residenze delle maggiori famiglie patrizie, e non solo, del proprio tempo. Una ristretta e fidatissima bottega a conduzione famigliare, come è stata definita, che ci fa conoscere una Rimini in gran parte inedita attraverso quasi cinquanta tavole prodotte tra il 1844 e il 1867 e divise oggi tra la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Comunale di Forlì e la Pinacoteca Comunale di Faenza. Due bellissimi disegni di Romolo Liverani dedicati al paesaggio appenninico dell’Acqua Cheta sono esposti in queste settimane alla mostra “Grotte, cascate e forre. Il Grand Tour della natura” nell’ambito della 4^ Biennale Disegno di Rimini, in corso nelle Sale antiche della Biblioteca Gambalunga fino al 28 luglio.
Franco Pozzi è nato nel 1966 a Rimini, dove vive e lavora. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti a Ravenna. Ha esordito nella collettiva del Premio Michetti, nel 1988, è stato selezionato alle Biennali d'arte romagnola del 1995 e del 1999, è stato tra i fondatori del gruppo Officina Riminese, attivo tra il '96 e il '98, Ha esposto le sue opere in numerose mostre e curato numerose esposizioni. Nel 2024 è curatore della mostra: Grotte, cascate e forre. Il Grand Tour della natura dall’ Istituto centrale per la grafica e dal Fondo Piancastelli nell’ambito della 4^ Biennale Disegno di Rimini.
Giulio Zavatta è professore associato presso l’Università degli Studi di Bologna dove insegna museologia e critica artistica e del restauro. Vanta numerose pubblicazioni nell’ambito dell’arte moderna, con specifico riguardo per il disegno antico, della storia dell’architettura del Cinquecento, in particolare su Andrea Palladio e Antonio da Sangallo il Giovane, e sulla storia della critica.
Cristina Ravara Montebelli archeologa, è amministratore della start up innovativa YourBoost, dove si occupa in particolare del settore marketing culturale e archivi della moda. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei.
Ingresso libero
Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: [email protected]
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