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Cultura 12:34 | 20/05/2024 - Rimini

Libri da queste parti. Martedì 21 maggio "Il male dei fiori. Baudelaire a processo", ore 17 alla Sala della Cineteca

Martedì 21 maggio Antonio Castronuovo presenta alle ore 17 alla Sala della Cineteca il suo nuovo libro “Il male dei fiori. Baudelaire a processo”, edito da Rubbettino. In dialogo con Piero Meldini.

Nel 1857 i “Fiori del male” di Charles Baudelaire finirono a processo per oltraggio alla morale pubblica. La sentenza del 20 agosto condannò sei poesie a essere soppresse dal volume. Solo nel 1949 si giunse alla revisione del giudizio penale e al proscioglimento del poeta, scomparso da ottant’anni. Oggi quel processo resta come un episodio storico che ha consegnato i giudici e la pubblica accusa al sarcasmo della storia. Con agile stile, Antonio Castronuovo, nel suo nuovo libro Il male dei fiori. Baudelaire a processo, narra la storia di quei giorni, rendendo limpidi dei documenti complessi e collocando la vicenda nell’atmosfera in cui si svolse: un minuscolo caleidoscopio della Francia di Napoléon le Petit. L’appuntamento è martedì 21 maggio alle ore 17 alla Sala della Cineteca, in dialogo con l’autore lo storico e scrittore Piero Meldini.

Castronuovo, autore del fortunato Dizionario del bibliomane (Sellerio, 2021), ricostruisce, il processo che, nel 1857, si concluse con la condanna di Charles Baudelaire, Auguste Poulet Malassis e Eugène de Broise, editori dei Fiori del male, al pagamento di una somma pecuniaria per oltraggio alla morale pubblica.

Les Fleurs du Mal dell’allora trentaseienne Charles Baudelaire, uscì per la prima volta in 1300 copie nel giugno 1857 a Parigi. Nel libro l’autore aveva spudoratamente scaraventato tutti i suoi piaceri del vivere e tutte le sue sofferenze dell’esser vivo. Una buona parte dei versi de Les Fleurs du Mal erano stati pubblicati per la prima volta su varie riviste di cultura, senza però che qualcuno se ne curasse particolarmente. All’uscita del volume invece il tribunale addetto alla morale pubblica sguainò le armi, la macchina giudiziaria fu messa in moto da una serie di articoli apparsi sul quotidiano «Le Figaro» in cui veniva esecrata la putridité dei versi del poeta, tacciato anche di satanismo. Il vero avversario di Baudelaire era la borghesia retorica e bottegaia con cui il poeta avrà a che fare per tutta la propria esistenza e che aveva preso concretamente il potere in Francia con la monarchia di Luigi Filippo, ormai lontana dallo spirito degli anni napoleonici. Castronuovo delinea le figure principali coinvolte nel processo: Pinard, il procuratore sconfitto nell’analogo caso che, lo stesso anno, coinvolse Flaubert con Madame Bovary; Me Chaix d’Est-Ange, l’avvocato difensore del poeta e dei suoi errori di strategia processuale, peraltro incoraggiati – un po’ come avvenne nel processo a Oscar Wilde – dallo stesso Baudelaire; e infine i giudici del Tribunal de la Seine, soffermandosi sui loro tratti umani e fisionomia. La sentenza di condanna impose a Baudelaire, oltre alla soppressione delle sei poesie incriminate dal volume (Les bijoux, Le Lethé, À celle qui est trop gaie, Lesbos, Femmes Damnées, Les Métamorphoses du Vampire), di pagare una penale piuttosto gravosa. Il volume di Castronuovo si conclude narrando della promozione, a distanza di quasi un secolo, da parte della Société des gens de lettres, della revisione del processo, culminata con la sentenza di annullamento della condanna della Cour de Cassation, pronunciata il 31 maggio 1949.

A dialogare con l’autore Piero Meldini, già direttore della Gambalunga, storico, saggista e scrittore di successo.

Antonio Castronuovo è saggista, traduttore e bibliofilo. È nelle redazioni delle principali riviste italiane di cultura del libro e scrive per il domenicale della «Gazzetta di Parma». È nel direttivo dell’Aldus Club di Milano, massimo sodalizio bibliofilo italiano. Dirige le “Settime diminuite” per l’editore Pendragon e le “Edizioni Libreria Galliera”. I suoi ultimi lavori: Dizionario del bibliomane (Sellerio), I luoghi di Pinocchio (in Pinocchio: un bugiardo di successo, La Nave di Teseo), Il male dei fiori: Baudelaire a processo (Rubbettino). Nel 2022 gli è stato assegnato il Premio Nazionale per la Traduzione del Ministero della Cultura e nel 2023 il Premio «Manara Valgimigli».

Piero Meldini, ha diretto la Biblioteca Gambalunghiana per oltre venticinque anni. Si occupa di storia dell’alimentazione e della cucina, è autore di romanzi; nel 2005 la città di Rimini gli ha conferito il Sigismondo d’Oro.

Ingresso libero

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.

Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: [email protected]

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