San Valentino è un’occasione per avvicinare i giovani al vino, l’opportunità di un racconto di territorio che troppe volte viene dato per scontato. Gli studi di mercato ci dicono che il consumo di vino tra i giovani è in calo nonostante sia un simbolo della filiera agricola e ne rappresenti l’anima più evoluta e sensibile ai temi ambientali.
La Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna, in controtendenza con questi dati, rilancia con una nuova carta e una figura specializzata in sala. “I giovani sono aperti e ricettivi e per noi San Valentino, con i ragazzi che affolleranno numerosi La Sangiovesa, è un’opportunità. Troveranno una carta nuova, ma soprattutto un giovane professionista che abbiamo formato per accompagnare i clienti nella scelta di una bottiglia.”, le parole di Cristina Maggioli sottolineano una nuova dimensione di questa storica osteria, sempre più impegnata a portare in tavola una filiera di prima mano e a formare il personale perché la dimensione del racconto possa essere il filo conduttore dell’esperienza che si può fare nel locale di Santarcangelo.
“Dopo qualche mese di rodaggio a San Valentino diventa normalità la piccola rivoluzione voluta dalla famiglia Maggioli. I giovani saranno i nostri clienti del futuro, il dialogo è cominciato.”, Marius Agape parla del suo nuovo ruolo con emozione, “Ho seguito un lungo percorso di formazione e nonostante la mia giovane età mi sento pronto a dare un valore aggiunto alla bellissima carta che abbiamo a disposizione. Tanta Romagna e qualche incursione nei grandi territori del vino. Ordinare un vino deve essere divertente.”
La scoperta è il tema forte di cambiamento che la cucina di questo locale, ormai ai vertici della ristorazione di tradizione italiana, ha metabolizzato tra filiera e tradizione, una tradizione che purtroppo è sempre meno presente nella cucina familiare. “Cuciniamo come una volta, ma molto meglio di una volta!”, ride Massimiliano Mussoni, cuoco responsabile della cucina, “Il menù di San Valentino è l’opportunità di avvicinare i giovani alla nostra memoria.”. La cucina è un punto d’incontro tra cultura ed esperienze. A San Valentino… la rivoluzione è servita. E viva l’amore.