Si rimette in moto con Il tempo dei giganti la stagione teatrale di Riccione: tredici spettacoli distribuiti in tre luoghi-simbolo della città, con un’anteprima domenica 20 ottobre al Palazzo del Turismo. Qui, alle 17, Paola Turci e il critico musicale Gino Castaldo portano in scena Il tempo dei giganti, spettacolo che alternando musica e parole ripercorre i tre anni magici della canzone italiana: 1979, 1980 e 1981, un triennio segnato da successi indimenticabili di Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André, Vasco Rossi, Franco Battiato, Rino Gaetano, Lucio Battisti e tanti altri artisti. Paola Turci interpreta i brani dal vivo, mentre Gino Castaldo intreccia analisi e ricordi di una stagione irripetibile.
Questa anteprima, inserita nel weekend in cui Riccione festeggia il suo 102° compleanno come comune autonomo, è solo la tappa iniziale di una programmazione che affianca autori dal talento cristallino e interpreti amati dal grande pubblico, perle della drammaturgia contemporanea e vere icone della cultura popolare. Il Palazzo del Turismo – o meglio la sala Granturismo, allestita al suo interno per gli spettacoli – è il nodo centrale di una stagione che tocca anche il Palazzo dei Congressi e la piramide di vetro del Cocoricò: tre degli edifici architettonicamente più rappresentativi della città, trasformati in luoghi di produzione e condivisione teatrale.
Di questo triangolo il Cocoricò rappresenta il vertice sperimentale. Già scelto dal Riccione TTV Festival per la trasposizione teatrale di Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli (Compagnia Licia Lanera, 18 ottobre), il Cocoricò ospita ora altre due produzioni sorprendenti. Il 29 ottobre Tindaro Granata presenta Vorrei una voce, monologo ispirato alla sua collaborazione con le detenute di alta sicurezza della casa circondariale di Messina: uno spettacolo che rimette in scena l'ultimo live di Mina, per dare voce a chi ha perso la libertà di sognare. Il 21 febbraio è protagonista invece Niccolò Fettarappa, visionario allievo di Lucia Calamaro a Scritture, la scuola di drammaturgia di Riccione Teatro. In coppia con Lorenzo Guerrieri, Fettarappa interpreta il rocambolesco La sparanoia. Atto unico senza feriti gravi purtroppo: “il pianto dei serial killer narcolettici e dei bolscevichi da divano” che ha scritto con il contributo intellettuale di Christian Raimo.
Il Palazzo dei Congressi è invece la sala delle grandi occasioni destinata a tre attesissimi one-man show di Luca Bizzarri, Stefano Massini e Paolo Crepet. Bizzarri è a Riccione il 12 dicembre con la versione live dell’esilarante – e tragicomico – Non hanno un amico, podcast satirico da un milione di streaming al mese che mette alla berlina la comunicazione politica del nostro tempo. Il 3 febbraio Massini – il drammaturgo italiano più famoso al mondo, trionfatore nel 2022 ai Tony Award, gli Oscar del teatro – propone invece il suo nuovo spettacolo tratto dal Mein Kampf di Hitler, come antidoto alla rinascita di nefaste allucinazioni collettive. Sulle ossessioni del tempo presente e sulla solitudine che accomuna donne e uomini, giovani e vecchi, si concentra invece Crepet, psichiatra, sociologo e divulgatore di successo, che il 4 marzo sale sul palco con Mordere il cielo.
Il Palazzo del Turismo resta anche quest’anno la casa scelta da Riccione Teatro per il cuore del suo cartellone, con testi di qualità e grandissimi interpreti. Tra questi Stefano Fresi, Chiara Francini e Luigi Lo Cascio, che mettono a frutto tutto il loro talento rispettivamente nella picaresca commedia Dioggene (15 novembre, testo e regia di Giacomo Battiato), nell’autobiografica confessione Forte e Chiara (8 gennaio, musiche live di Francesco Leineri) e nel reading del capolavoro di Cormac McCarthy La strada (27 marzo, sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro). Torna all’amato ruolo di attore anche Lodo Guenzi, cantante e frontman dello Stato Sociale, impegnato come protagonista in Toccando il vuoto, pièce di grande successo internazionale scritta dallo scozzese David Greig (6 marzo, regia di Silvio Peroni). Il teatro dialettale d’autore trova spazio con L’aragosta, commedia del riccionese Francesco Gabellini interpretata da Francesca Airaudo (22 novembre, regia di Davide Schinaia), mentre l’ormai consueto focus sui testi finalisti del Premio Riccione propone Bidibibodibiboo, dissacrante rappresentazione del mondo del lavoro scritta, interpretata e diretta da Francesco Alberici, già premio Ubu come miglior performer under 35 (26 gennaio). Fra teatro e poesia, danza e musica si snoda infine Il Dio dell’acqua, con l’attrice riccionese Daniela Giovanetti affiancata sul palco dal musicista Amedeo Monda (28 febbraio, testo di Gianni Guardigli, regia di Alessandro Di Murro).