Imparare a navigare nell’universo del web e ad accedere ai molteplici servizi offerti dal mondo del digitale. Si rinnova il progetto di Inclusione Digitale che il Distretto socio sanitario di Rimini rivolge alle persone della terza età, perché riescano gradualmente a districarsi e ad apprendere le funzioni dei nuovi media e degli strumenti dell’informatica, senza rimanere esclusi da questo mondo che fa parte ormai della quotidianità.
Il percorso ha il centro in particolare il tema dell’educazione digitale, con particolare riferimento all’insegnamento dell’utilizzo dello SPID e del Fascicolo Sanitario Elettronico, ed è finalizzato, in generale, anche a fornire adeguate informazioni onde evitare i crescenti casi di truffa e raggiri, attraverso l’apertura o l’implementazione di sportelli informativi e/o incontri e laboratori organizzati nel territorio distrettuale alla presenza di esperti in materia.
Il progetto, lo ricordiamo, è rivolto alle persone anziane e fa parte del Piano Attuativo Annuale 2022 del Distretto socio sanitario di Rimini. Avrà una durata di due anni e sarà a capo di Federconsumatori APS della Provincia di Rimini.
“Si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di mostrare l’importanza della digitalizzazione della popolazione anziana e dei soggetti fragili, al fine di favorire l’autonomia nell’accesso delle informazioni - è il commento di Kristian Gianfreda, Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini -. Lo scopo è quello di aumentare di riflesso la qualità della loro vita, una volta acquisita la giusta conoscenza dei numerosi servizi del web, che vanno dalla possibilità di tenersi in contatto con persone lontane alla possibilità di vedere e controllare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. Tutto questo rientra nell’obiettivo più ampio di non lasciare sole ed escluse le persone della terza età, stimolandole e accompagnandole verso una nuova indipendenza e scongiurando alla radice eventuali truffe o frodi online nei loro confronti. Oggi l’alfabetizzazione digitale è un aspetto fondamentale per tanti anziani senza supporto familiare.”.
Le attività si svolgeranno nei locali aperti al pubblico dei centri sociali per anziani del territorio.