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Cultura 15:28 | 29/09/2023 - Romagna

Sant'Agata Feltria inaugura domenica la fiera numero 39 del Tartufo Bianco

L’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Corsini inaugurerà domenica Presente anche il Presidente della Provincia di Rimini. Consigli per utilizzare in cucina il prezioso tubero. Cultura del vino, enogastronomia e artigianato nel ricco piatto della Fiera.Tutti con il naso all’insù. E pronti a farsi prendere per la gola, da Sua Maestà il Tartufo Bianco Pregiato.
Domenica 1 ottobre Sant’Agata Feltria alza il proprio “gustoso” sipario per rapire tutti i visitatori con il profumo intenso del tartufo bianco pregiato e il suo gusto inimitabile.
La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltria, edizione numero 39, si aprirà ufficialmente domenica con 
l’inaugurazione alle ore 11.30, in piazza Garibaldi: sarà l’assessore al Turismo della regione Emilia-Romagna Andrea Corsini (era atteso il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ma un impegno istituzionale a Roma lo ha costretto nelle ultime ore a dare forfait. Sarà a S. Agata una delle prossime domeniche) a tagliare il tradizionale taglio del nastro, accolto dal sindaco di Sant’Agata Feltria Goffredo Polidori e dal presidente della Pro Loco (organizzatrice della Fiera), Stefano Lidoni.

Presenti anche il Questore di Rimini, Rosanna Lavezzaro, il Prefetto Rosa Maria Padovano e il presidente della Provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad. E ancora il Colonnello della Polizia Stradale di Novafeltria Alfredo Migliozzi, il capitano dei Carabinieri di Novafeltria, Carmelo Carretta, e il presidente di Orogel (storico partner della Fiera) Bruno Piraccini, e altri ospiti istituzionali, dell’imprenditoria e della cultura.

Il borgo dell’alta Valmarecchia per tutte e cinque le domeniche del mese di ottobre (1, 8, 15, 22 e 29) propone la valorizzazione di prodotti tipici, selezionando le eccellenze, primo fra tutti il tartufo bianco pregiato, pronto a rapire tutti i visitatori con il suo profumo intenso e il suo gusto inimitabile.
Direttamente dal territorio dell’Alta Valmarecchia (una delle zone più vocate d’Italia), e dal suo habitat naturale, i boschi, il prezioso tubero si trasforma in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico, che sprigionano inebrianti aromi ben lontani dalla globalizzazione che spesso ci travolge, per salvaguardare l'integrità del nostro ambiente.

Tantissime le richieste di informazioni ricevute da Pro Loco da parte di privati, agenzie di viaggio e tour operator di tutta Italia, grazie anche alla campagna pubblicitaria tambureggiante su Radio Rai realizzata in collaborazione con Orogel. Facile prevedere il sold out nelle strutture ricettive della zona.

“La partenza sarà lenta, il clima ancora estivo non aiuta. – ammette Tofani Tartufi di Acqualagna, uno degli otto standisti di bianco pregiato presenti in Fiera - La richiesta è molto alta. Il consiglio? Utilizzate il Bianco Pregiato a breve termine, e non lasciatevi ‘traviare’: non è necessario puntare solo su pezzature importanti. A volte profuma più un tartufo di 10 gr che uno di 50 gr. dipende dal grado di maturazione, le qualità organolettiche e il gusto poi non dipendono dal peso della pallina”.
Come utilizzare in cucina il Bianco Pregiato? Tofani Tartufi non ha dubbi: “Il piatto classico sono le tagliatelle e uova al tegamino, ma in Romagna è molto buono con cappelletto e tortellino in brodo, dove trionfa nel ripieno. E grattugiare qualche scaglia quando si apre la pentola del brodo. Ma è ottimo con le tartare di carne e persino col pesce”.
Tofani Tartufi è presente alla Fiera di Sant’Agata Feltria da oltre 30 anni. “È uno degli appuntamenti meglio organizzati in Italia, la Pro Loco ci mette passione e competenza”.
Il tartufo bianco pregiato è sempre garantito a S. Agata Feltria dalla presenza di 8 stand, in rappresentanza di zone diverse d’Italia e tutte ad alta vocazione, dove la raccolta è partita anche in anticipo rispetto alla Valmarecchia. 
Il programma della prima domenica di Fiera, 1 ottobre, è ampio e diversificato. Oltre 150 gli stand – in arrivo da molte regioni d’Italia – presenti, sempre più curati e capaci di regalare emozioni di vario genere.
E ancora gli “Artigiani al lavoro”, la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe”, “WINE 2023 cultura e piacere del vino”.
La “Wanna Gonna Show” garantirà uno spettacolo itinerante di musica, suoni e colori per tutta la giornata.
Novità 2023, le nuove vie dedicate agli “Artigiani al lavoro. Mestieri di una volta” e tre spettacoli serali al Teatro Mariani, il seicentesco spettacolare teatro ligneo più antico d’Italia.
In via Vittorio Emanuele II, Piazzetta Fabri e n via Severino Celli trovano spazio le teglie di Montetiffi ma anche artigiani del ferro battuto, mosaicisti, ritrattisti, impagliatori di sedie e l’oggettistica dipinta da Matera!

L’Ecomuseo del Tartufo. È una esperienza tutta da vivere. Il museo propone con immagini e oggetti la conoscenza del tartufo anzitutto nel suo ciclo biologico, ma anche nella tradizione della ‘cerca’ e dell'utilizzo nella gastronomia. Filmati mozzafiato, testimonianze suggestive e touch screen per approfondire il mondo del tartufo, per il quale l’associazione Città del Tartufo – di cui Sant’Agata è fondatore – ha chiesto il riconoscimento all’Unesco quale “patrimonio immateriale della umanità”.

Il “Capannone dei Ristoranti” è aperto tutte le domeniche di Fiera dalle ore 11:00 alle 21:00. Ogni piatto ha un costo di 9,00 euro.
Quattro i ristoranti che danno vita al “Capannone”: Villa Labor (Montecopiolo), Spiga D’Oro (Ponte S. Maria Maddalena - Novafeltria), Il Palazzo (Palazzo - Sant’Agata Feltria), Sottobosco (Badia Tedalda).