Si alza il sipario sulla terza domenica della 40esima edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltria, uno degli appuntamenti d’autunno più importanti e più frequentati del settore nell’intero panorama nazionale, e tutto il borgo profuma di tartufo.
L’ottimismo degli esperti per la qualità del prezioso “Oro dei Boschi”, sembra ben riposto. Le piogge di settembre e di ottobre cominciano a regalare buoni frutti, e Sant’Agata Feltria si conferma una delle più vocate in assoluto d’Italia del bianco pregiato (a tutt’oggi non ancora riproducibile chimicamente).
In ogni caso, il prezioso tubero è garantito dalla presenza di 8 stand, in rappresentanza di zone diverse d’Italia ma tutte ad alta vocazione, e in alcuni casi (Umbria e Toscana, ad esempio) la raccolta è anche partita prima rispetto a S. Agata Feltria e alla Valmarecchia.
Domenica 20 ottobre è il terzo appuntamento con la Fiera. Tradizionalmente è la domenica in cui viene assegnato il Premio “per il miglior tartufo” presente in Fiera. Una giuria di super esperti giudica la miglior “pallina”: aspetto, peso, conformazione, profumo alcuni degli aspetti che i giudici valutano per eleggere il “miglior tartufo” presente in Fiera.
Il Premio “Miglior Tartufo” sarà consegnato alle ore 15 alla presenza della “principessa della Rocca” in costume d’epoca.
A premiare il primo classificato sarà il sindaco di Sant’Agata Feltria, Goffredo Polidori; il secondo classificato riceverà il riconoscimento dal presidente della Pro Loco, Stefano Lidoni; il tartufaio sul terzo gradino del podio sarà premiato dall’assessore al Turismo Emanuel Peruzzi.
A Sant’Agata Feltria, il prezioso tubero viene presentato in una cornice che esalta tutto il suo inestimabile valore, ma anche in qualità di simbolo di una storia di rapporti tra uomo, natura e tradizione, in un contesto naturale dove tartufo bianco pregiato e ambiente camminano insieme, e in maniera inseparabile.
Le strutture ricettive del paese sono pronte con i loro piatti saporiti e gustosi, Il “Capannone dei Ristoranti” (con i quattro ristoranti all’interno: Villa Labor, Spiga D’Oro, Il Palazzo e Sottobosco) è pronto ad accogliere i buongustai sin dalle ore 11.
Ogni piatto ha un costo di 10,00 euro.
“Se il meteo ci assiste, domenica è facile prevedere un altro tutto esaurito, proprio come nei due precedenti appuntamenti. – afferma il presidente Pro Loco, Stefano Lidoni – Le richieste di informazioni sono tantissime, le prenotazioni nei ristoranti vanno verso il sold out, come pure le strutture ricettive, tutto fa sperare in un’altra domenica di festa”.
Numerose le richieste di informazioni anche dall’estero. In Fiera sono annunciate presenze da Francia e Gran Bretagna e pullman dall’alta Italia.
Nelle quattro domeniche di ottobre (6, 13,20 e 27) S. Agata si trasforma in un luogo dove immergersi in un’atmosfera suggestiva e profumata, passeggiare nelle vie e nelle piazze ad ammirare le numerose tipicità presenti nella manifestazione. Sono oltre 160 gli stand – arrivati da molte regioni d’Italia – presenti in Fiera capaci di garantire un’ampia offerta merceologica.
E ancora la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe”, “WINE 2024 cultura e piacere del vino”, le nuove vie dedicate agli “Artigiani al lavoro. Mestieri di una volta”.
La “Wanna Gonna Show” garantisce uno spettacolo itinerante di musica, suoni e colori per tutta la giornata.
La Fiera propone anche la valorizzazione di prodotti tipici del territorio: il formaggio di fossa di Sant’Agata Feltria, i porcini, le castagne del Montefeltro, il miele, le erbe aromatiche.
Sant’Agata Feltria è uno scrigno tutto da scoprire. Oltre all’Ecomuseo del Tartufo, che permette un viaggio alla scoperta del Tuber Magnatum, si può visitare Rocca Fregoso, la Rocca delle Fiabe, il Teatro Angelo Mariani (il seicentesco teatro ligneo, il più antico d’Italia), il Museo delle Arti Rurali, la Chiesa di San Girolamo, l’Insigne Collegiata, il Percorso delle Fontane create da Tonino Guerra e da artisti contemporanei e l’affascinante borgo di Petrella Guidi.