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Cultura 14:06 | 22/05/2024 - Rimini

Studentesse e studenti fra i banchi di maggioranza e opposizione, per spiegare agli adulti il senso dell’essere “Giusti tra le Nazioni”

Si è concluso questa mattina, nella sala del Consiglio Comunale, il progetto “Campioni nello sport e nella vita”, per far conoscere e ricordare i “Giusti tra le Nazioni”. Un’iniziativa specifica -  parte dell'Attività di Educazione alla Memoria - nata nel 2018 e giunta alla sua settima edizione, che si rivolge ogni anno a due classi di ragazze e ragazzi di terza media di una scuola di Rimini. Ad oggi sono stati coinvolti in questo progetto 350 studenti, per sette differenti scuole.

Fra i banchi di maggioranza e opposizione c’erano sedute le studentesse e gli studenti delle classi III^ D e III^ G della Scuola secondaria di primo grado Aurelio Bertola. Sono stati loro a prendere la parola e illustrare l’importante percorso formativo sul tema dei “Giusti”, che si è strutturato durante l’anno scolastico. Una presentazione fatta direttamente agli adulti. In Aula, infatti, erano presenti, oltre ai loro insegnanti, la Vicesindaca Chiara Bellini, la Commissaria Capo della Polizia di Stato, Miriam Martufi, la presidente del Consiglio Comunale Giulia Corazzi, la Segretaria Generale Diodora Valerino, l'Assessore Francesco Bragagni e l'Assessora Francesca Mattei, il Sindaco Jamil Sadegholvaad (passato per un saluto), Patrizia De Luca, Daniele Susini (collegato in video) e i referenti dell’Attività di Educazione alla Memoria, la cui responsabile per il Comune di Rimini è Laura Fontana.

L'obiettivo del progetto è quello di approfondire le figure storiche dei Giusti tra le Nazioni - uomini e donne non ebrei che durante la Seconda guerra mondiale rischiarono con coraggio la propria vita per salvare gli ebrei perseguitati - riflettendo sul tema dei comportamenti individuali di fronte alle violenze di massa e sul bene, come agire politico e non solo morale. Oltre a questo, vengono forniti ai ragazzi esempi contemporanei di Giusti, persone che in epoca contemporanea, in diversi contesti di guerra e catastrofi umanitarie, hanno travalicato i propri limiti e mansioni per mettere in salvo persone in pericolo di vita.

Il progetto, iniziato lo scorso 12 gennaio, ha visto i ragazzi coinvolti in otto incontri, che si sono svolti tra gennaio e febbraio con focus sullo sport. Sport inteso come possibilità di competizione che permette di mettere alla prova i propri limiti, ma allo stesso tempo importante strumento di educazione al rispetto dell'altro e delle regole condivise, alla correttezza e onestà e al superamento della sconfitta. Per l'anno 2023/24 sono stati pensati due momenti formativi distinti: uno di tipo storico/didattico, che ha visto la partecipazione di Daniele Susini, Patrizia De Luca e la vicesindaca Chiara Bellini; l’altro artistico/letterario, seguito dal musicista Alfredo D’Alessandro.

Dopo una riflessione sul concetto della giustizia espressa dalle cariche istituzionali, i ragazzi questa mattina, hanno presentato il progetto nelle diverse tappe, soffermandosi sui momenti più importanti che sono stati vissuti con maggiore coinvolgimento. Tappe significative dal punto di vista educativo, come la celebrazione della “Giornata dei Giusti dell’umanità”, a cui i ragazzi hanno partecipato lo scorso 6 marzo.
Oppure il momento vissuto al Teatro degli Atti, lo scorso 14 marzo, dedicato alle scuole di I grado, intitolato “Campioni nello sport e nella vita”. Un’altra intensa occasione nella quale gli studenti hanno riflettuto, insieme al rugbista Maxime Mbanda, già insignito dal Presidente Sergio Mattarella dell'onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica, e al campione riminese di motociclismo Marco Bezzecchi, sui valori dello sport, dell’altruismo e della comprensione reciproca quali veicoli per un tessuto sociale più coeso e solidale.

A conclusione di tutti gli interventi, i ragazzi hanno presentato il loro lavoro finale, ovvero due video, elaborati in chiave letteraria e musicale, che loro stessi hanno ideato e realizzato, con l’aiuto del musicista Alfredo D’Alessandro.

“La nostra dimensione - precisa Laura Fontana, responsabile dell’Attività di Educazione alla Memoria - è sempre partire dallo studio della storia della Shoah e dei crimini nazisti e fascisti per allargare lo sguardo sulle nuove forme di discriminazione e violenza, valorizzando la responsabilità individuale come scelta di fronte al male. Ogni anno il progetto viene candidato al bando regionale Concittadini dell'Assemblea Legislativa ed è stato premiato per la sua capacità di coinvolgimento attivo e per la realizzazione, sempre con linguaggi diversi, di lavori creativi e riflessivi che vengono messi a disposizione di tutte le scuole attraverso il nostro sito e quello dell’Assemblea Legislativa.”

Il progetto educativo sui “Giusti tra le Nazioni” - coordinato da Daniele Susini, con la partecipazione di Patrizia De Luca, è rivolto a due classi delle scuole secondarie di I grado ed è finanziato nell'ambito del percorso “ConCittadini” dell'Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. Viene riproposto ogni anno dal Comune di Rimini, anche con la collaborazione dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Rimini e dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus – Sezione Provinciale Rimini. Quest’anno l’iniziativa rientrava fra gli eventi organizzati per la ricorrenza del 60° anniversario dell'Attività di Educazione alla Memoria.