Un grande poeta della contemporaneità e un grande classico del pensiero e della letteratura protagonisti della rassegna “Libri da queste parti”.
Martedì 23 aprile alla Biblioteca Gambalunga (sala della Cineteca, ore 17) Milo De Angelis presenta “De rerum natura di Lucrezio" (Mondadori 2022)
in dialogo con Isabella Leardini. Letture di Viviana Nicodemo
Un grande classico del pensiero e della letteratura latina sarà protagonista della rassegna Libri da queste parti, con un ospite d’eccezione, Milo De Angelis, uno dei maggiori protagonisti della poesia italiana contemporanea, che dopo anni di lavoro sul testo ha dato alle stampe per Mondadori una nuova versione del De Rerum Natura di Lucrezio, un’occasione per tornare con rinnovato sguardo a Lucrezio, “poeta filosofico per eccellenza della letteratura latina, l’unico che ha saputo misurarsi con i giganti del passato”.
Un lavoro imponente e complesso, un vero e proprio corpo a corpo con l’opera e la lingua del grande poeta-filosofo dell’Antica Roma, autore di un solo libro in sei volumi, che, come pochi altri, è riuscito a lasciare il segno nel pensiero e nella poesia occidentale dei secoli successivi, fino ai giorni nostri. Un approccio nuovo al testo del più misterioso e inafferrabile degli autori latini, eppure il più vicino a noi, quasi contemporaneo nella sua visione della natura, nella sua forza introspettiva capace di addentrarsi nei chiaroscuri dell’anima e di esplorare le zone più buie e vertiginose dell’esperienza umana.
“Di Lucrezio mi affascina tutto, compresa la sua vita di asceta isolato dal resto del mondo, una vita di cui non sappiamo quasi nulla. È un inflessibile solitario, e anche questo mi affascina. Lucrezio non appartiene al suo tempo e non dialoga con i vicini di casa: i suoi interlocutori sono i grandi maestri greci che, secoli prima, hanno dato inizio alla nostra civiltà e che in lui sembrano rinascere e trovare una nuova voce e un nuovo canto”. Questa vigorosa traduzione di De Angelis restituisce, con una lingua viva e briosa, con un’adesione poetica unica, tutta la potenza gnoseologica e cosmica del poema lucreziano, ricreandone fedelmente lo spirito e la tensione interna che si esprimono con un linguaggio potente e passionale in toni concitati e visionari. “Ma cosa significa tradurre Lucrezio? E in generale che cosa comporta la traduzione di un grande poeta? Forse tradurre significa rinnovare le leggi dell’ospitalità, adattarle allo “straniero” che abbiamo incontrato e che vogliamo conoscere”. Accompagnerà la presentazione l’attrice Viviana Nicodemo che insieme all’autore leggerà brani del De rerum natura di Lucrezio, oltre ai testi dell’ultimo lavoro poetico di De Angelis Linea intera, linea spezzata (Mondadori 2021). Sarà Isabella Leardini, poetessa e direttrice del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, a condurre la conversazione.
Ingresso libero.
Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: [email protected]
PROSSIMI APPUNTAMENTI
venerdì 26 aprile, Sala della Cineteca, ore 17
Francesco Cavaliere, Leonardo Pivi
Anubis vs Baboon. Archeo-fantasie di un mosaico romano nel XXI secolo, Postmedia books, 2019
in dialogo con Massimo Pulini e Daniele Torcellini
martedì 30 aprile, Sala della Cineteca, ore 17
Annio Maria Matteini
Nevio Matteini sammarinese nell'animo. Il carteggio conservato nel "Fondo Matteini" della Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino, Associazione Sammarinese Dante Alighieri, 2023
in dialogo con Giuseppe Chicchi
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