Le master class sono una colonna portante della programmazione del San Leo Festival, come tutta la componente formativa che Legamidarte presenta nel mese di Luglio.
Fedeli a un principio che oggi, più che mai, si rivela fondamentale, il Festival vuole condividere col pubblico l’importanza del collegamento fra formazione e produzione.
Le scuole e accademie di indirizzo, possono scivolare in una sorta di naturale involuzione che, pur valorizzando ai massimi livelli la qualità dell’insegnamento, non ne organizza il conseguente sbocco produttivo.
Gli artisti, di qualsiasi disciplina si parli, hanno bisogno di un palcoscenico.
Non si può prescindere dall’esibizione pubblica, dal momento in cui la propria carriera si concentra su una forma d’arte che, per definizione, esibisce il frutto della personale creatività.
Il San Leo Festival dedica gran parte della sua programmazione ai musicisti, docenti e studenti, che animano le master class.
I concerti vedono, quindi, in palco la presenza di chi insegna e di chi apprende, per un momento cruciale a chiusura di un percorso, che permette di condividerne i risultati con il pubblico.
La musica si vive in un abbraccio essenziale fra chi la pratica e chi la ascolta, l’esibizione segue a un periodo più o meno lungo di sacrificio e dedizione che dev’essere al termine gratificato grazie a quell’ora e mezzo in cui si concentrano gli sforzi, la passione, l’interpretazione e la declinazione di un apprendimento, a beneficio del principale destinatario di tutto questo, il pubblico.
Questi i motivi per cui il San Leo Festival, giunto al suo quarto anno sotto la direzione di Legamidarte, vuole offrire gratuitamente alla città di San Leo il risultato della formazione che alleva con amore e in cui crede come germe per il futuro delle nuove generazioni.
Le master class proposte spaziano dal pianoforte a quattro mani per giovani pianisti, tenuta dal Duo Nuages dal 1 al 6, al canto curato da Davide Rocca dal 17 al 19, cui si affiancano quelle di sax di Sandro Tani dall’8 all’11, di oboe svolto da Luca Vignali dal 16 al 20, di corno e musica da camera per strumenti a fiato con Guido Corti.