Dall’economia giungono segnali incoraggianti: gli ultimi dati Istat registrano un processo di discesa dell'inflazione ormai consolidato e l’aumento del numero di lavoratori.
"La frenata dell’inflazione insieme all’aumento dell’occupazione, registrati da Istat, sono indispensabili per il consolidamento del recupero del potere d’acquisto delle famiglie - osserva Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini -, fortemente indebolito dopo due anni di impennata dei prezzi. Insieme ai rinnovi di alcuni importanti contratti nazionali, tra cui quello del terziario, possono creare gradualmente le condizioni per maturare aspettative più ottimistiche".
Va però rilevato, d'altro canto, il dato del calo del lavoro a tempo determinato, probabilmente frutto di una stagione turistica sottotono. Anche i dati sul clima di fiducia dei consumatori diffusi oggi registrano una flessione di quasi 3 punti ad agosto dopo tre mesi di crescita. "Questo mostra come le famiglie facciano ancora fatica a vivere la fase attuale e prossima in modo chiaramente positivo - aggiunge Vagnini -, rallentando il cambiamento rispetto alle intenzioni di spesa. Il rafforzamento dei consumi potrebbe richiedere tempi ancora lunghi".
In un quadro di complessiva riduzione dell’inflazione nell’Eurozona, l’auspicio è che la politica monetaria della BCE ora si incammini verso un più significativo taglio dei tassi di interesse, che potrebbe rappresentare lo start per una decisa e convinta ripresa dei consumi e del mercato interno. "Per questo è indispensabile in questa direzione - conclude il presidente - un più chiaro sostegno da parte della BCE sul fronte dell’allentamento della stretta monetaria, fondamentale per irrobustire la fiducia delle famiglie e delle imprese".