Nonostante le difficoltà legate alla crisi economica, ci sono aziende del territorio romagnolo che registrano fatturati in crescita. C'è solo un modo per tornare a farlo, ed è allenarsi al marketing e sviluppare le proprie qualità imprenditoriali. Come? Tornando sui banchi di scuola con Marketing Marines, il primo campo di addestramento di marketing.
Nella provincia di Rimini ci sono oltre 2500 strutture ricettive. Quasi 3000 attività di ristorazione. 8500 negozi. 700 agenzie immobiliari, 1200 liberi professionisti. 500 agenzie di comunicazione. Purtroppo la maggior parte semplicemente apre la saracinesca e aspetta i clienti. Magari fanno un po' di pubblicità, ma non sanno bene cosa comunicare e quindi usano sempre gli stessi messaggi di marketing. E se non vendono? Beh, buttano tutte le colpe sulla “crisi”, sul Comune o sul Governo che non fa nulla.
"Il nostro obiettivo - dicono Francesco, Andrea e Federico, i 3 fondatori di Marketing Marines - è quello di far tornare grande Rimini e far crescere le aziende della provincia. Creando cultura di marketing e cultura imprenditoriale. I mercati sono cambiati. I consumatori non hanno più bisogni, ma desideri. Sono estremamente informati e vogliono sentirsi unici e speciali. E' questo che fa il marketing: trasformare un prodotto in qualcosa di desiderabile e attraente. L'unica via è imparare il marketing. La cosa strana è che tantissimi imprenditori delegano totalmente il marketing. All'agenzia, al consulente, al responsabile marketing. Nelle aziende più piccole, allo stagista o alla figlia neolaureata. Spesso si rifiutano di occuparsi di marketing, forse perchè lo reputano complesso oppure perchè non ne capiscono veramente l'importanza. Ma il marketing è il vero lavoro dell'imprenditore. Noi abbiamo 3 pilastri fondamentali: 1. Forniamo agli imprenditori una mappa chiara di come si costruisce un Brand e di come fare Marketing, che si acquisisce in 4 mesi di lavoro. 2. Costantemente spingiamo gli imprenditori a fare, ad applicare nella propria azienda, a crescere. 3. Responsabilizziamo gli imprenditori rispetto al marketing: se non sono loro ad occuparsene, chi lo farà per loro?".
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