Mentre il Canale riapre e le oltre 300 navi bloccate riprendono la rotta, ci si chiede a quanto ammonta il costo dell’incagliamento dell’enorme cargo Ever Given nell’imbuto di una delle vie d’acqua commerciali più trafficate al mondo. Qui passa il 13% di tutti i traffici marittimi globali equivalente a circa 20mila navi al giorno. La cifra elaborata da Bloomberg parla di 9,6 miliardi di dollari al giorno oltre alla perdita dei sontuosi pedaggi per il governo egiziano, un’entrata essenziale per l’economia del Paese. Per non parlare del danno delle Compagnie Assicurative per il mancato rispetto delle consegne e il sovraccarico che ci sarà nei porti di tutto il mondo. Insomma un disastro ma anche una questione da risolvere. L’incidente ha fatto meditare sul l’importanza delle rotte Asia-Europa nel mondo globalizzato. Il Canale di Suez è un collo di bottiglia inevitabile se si vuole evitare il periplo del continente africano, una via più lunga di 6 mila miglia marine che richiede 10 giorni in più di navigazione. La Russia sta promuovendo la nuova rotta Artica, quasi disponibile a causa dello scioglimento dei ghiacci. E la Cina sta pensando ad una nuova via della Seta terrestre attraverso l’Iran.
Economia
17:50 | 11/10/2024 - Rimini