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Economia 11:54 | 14/09/2023 - Rimini

Vagnini Confesercenti: "Negozi e botteghe familiari sono quelli più a rischio chiusura"

L’Italia della “ditta” è oltremodo in difficoltà tra pandemia e caro-vita. Negozi e botteghe familiari sono quelli più a rischio: giù commercianti (-78mila) e artigiani (-70mila). Lo rileva Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini, analizzando il rapporto annuale Inps: “Dal 2019 al 2022 i lavoratori indipendenti assicurati dall’Istituto passano dai 4,959 milioni del 2019 ai 4,825 milioni del 2022, con un calo netto di 134mila unità, oltre 90 al giorno. Un dato che conferma le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato delle micro e piccole imprese a conduzione familiare, che hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici”.

Dietro la riduzione di indipendenti c’è infatti certamente la difficoltà dell’Italia della ‘ditta’. “E’ quell’Italia di commercianti, artigiani e professionisti che hanno caratterizzato il nostro sistema economico. Micro e piccole imprese che non spariscono per mancanza di competitività, ma per il doppio colpo di pandemia e caro-vita. E che si trovano a fare i conti con un Paese dove è sempre più difficile tentare l’avventura imprenditoriale”.
Servono meno oneri burocratici e più sostegni per questa parte importante del nostro sistema economico, conclude Vagnini. “Introdurre una sorta di abbonamento fiscale, superando il meccanismo saldo-acconti con una rateizzazione mensile di quanto dovuto ed un conguaglio finale, ci sembra una proposta seria e praticabile che il Governo dovrebbe prendere in considerazione. Necessario anche un alleggerimento degli oneri previdenziali e fiscali per le nuove attività imprenditoriali, per un periodo non inferiore a tre anni. Ma si deve mettere in campo anche una fiscalità di vantaggio per i negozi di vicinato con un fatturato inferiore ai 400mila euro l’anno: un provvedimento essenziale per contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale che sta interessando sempre più i centri urbani, con un grave impatto non solo sul settore ma anche sull’offerta di servizi ai cittadini”.