Giovedì 5 agosto, alle h. 11:30 si terrà l’evento inaugurale del progetto pilota di Petroltecnica presso il deviatore del Marecchia, sponda destra, a 100 metri dal ponte di transito Via Coletti, direzione monte, alla presenza dell’assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna IRENE PRIOLO (nella foto), della dott.ssa Cristina GOVONI della Regione, dell’assessore all’ambiente del Comune di Rimini, Anna MONTINI e dello staff del Pronto Intervento Ambientale di Petroltecnica. Un progetto, molto importante, una sorta di chiusura del cerchio che mette insieme tutti progetti che in questi ultimi anni l’Amministrazione comunale ha portato avanti con la marineria e con le attività economiche in spiaggia sia per ridurre la presenza di rifiuti in mare, soprattutto di plastica, sia per favorire il riporto a terra dei rifiuti da parte dei pescatori.
Per questo, l’amministrazione comunale di Rimini, con anche il supporto finanziario della Regione Emilia Romagna ha accolto e sostenuto con grande piacere il progetto sperimentale per l’installazione di barriere galleggianti proposto da Petroltecnica per la raccolta dei rifiuti in plastica sul fiume Marecchia. Si tratta di un sistema di raccolta che sfrutta il moto della corrente per convogliare mediante gli elementi “barriera”, segregare e stivare all’interno di una sezione chiusa (“trappola”), i materiali plastici galleggianti dispersi nei corsi d’acqua. Il recupero delle plastiche viene effettuato manualmente in sicurezza dalla sponda del fiume, ed i rifiuti, confezionati in contenitori idonei ed etichettati, vengono conferiti negli impianti preposti. Il progetto delle barriere si affianca ad un secondo progetto, che quindi lo integra a formare una sorta di progetto integrato salvaacque nel territorio riminese e che è costituito da una seconda tipologia di piccole barriere galleggianti che catturano rifiuti galleggianti di piccole dimensioni (come, ad esempio, i mozziconi di sigaretta) e idrocarburi eventualmente presenti negli specchi acquei più chiusi e soprattutto negli ambiti portuali.
Comune di Rimini e Regione Emilia Romagna, insieme, hanno fortemente voluto e supportato questo progetto integrato con la consapevolezza che la rete idrografica è uno dei vettori principali delle plastiche provenienti dall’entroterra. Attraverso i torrenti ed i fiumi, queste arrivano al mare dove, con una complessa ma inesorabile degradazione, si trasformano nei noti sottoprodotti mini e microplastiche hanno effetti gravissimi sulle matrici ambientali del mare e sugli alimenti che provengono dal mare e dagli oceani.