Il Giappone ha deciso di rilasciare in mare progressivamente in 30 anni qualcosa come un milione e mezzo di tonnellate di acqua contaminata usata per raffreddare i 3 reattori nucleari della Centrale di Fukushima entrati in meltdown dopo l’incidente del 2011. Sono già state accantonate oltre mille enormi cisterne e tra poco non ci sarà più spazio. I paesi vicini come Cina e Corea del Sud hanno aperto una crisi diplomatica ed anche ambientalisti di tutto il mondo stanno protestando a gran voce. Il paese nipponico si difende dicendo di aver trattato l’acqua ma scienziati mondiali a difesa del Pianeta sostengono che non esiste ad oggi una tecnologia in grado di rimuovere il trizio, isotopo radioattivo dell’idrogeno. Il Governo giapponese ribatte che acqua contenente trizio viene rilasciata in mare di routine nelle centrali nucleari di tutto il mondo. Un bel problema senza contare che l’alto rischio sismico del Paese potrebbe, con delle forti scosse, provocare una catastrofe molto prima di trent’anni.
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18:18 | 05/11/2024 - Rimini