“Il tema non è Eolico sì-Eolico no, perché questo si esaurisce in un secondo: Eolico sì, ma non così. Il tema vero è partire da un Piano Energetico locale su scala provinciale che incroci i lavori di quello regionale per il lavoro e per il clima e per cui si rende necessaria la costituzione di un Tavolo per un Green New Deal territoriale”. All'indomani dell'intervento del presidente della Provincia Riziero Santi in Commissione Regionale, il segretario provinciale del Partito Democratico Filippo Sacchetti interviene sul progetto del Parco Eolico ribadendo come la posizione di Santi “sia figlia di una discussione politica istituzionale che prosegue dall’estate e che è stata responsabilmente affrontata nelle sedi istituzionali all'insegna della ricerca della condivisione in un momento in cui posizioni ideologiche della cattiva politica istigavano a dividerci prendendo le mosse da un'iniziativa presentata da soggetti privati che potrebbe cambiare in modo determinante il paesaggio della nostra costa”.
E’ la concertazione il punto focale dell’analisi di Sacchetti, quella in essere e quella che deve tradursi nel detto tavolo istituzionale. “Arrivare a questa posizione condivisa uniti tra enti e Comuni, per il PD è un risultato importante da cui trarre ulteriore forza per andare avanti in una visione di futuro in cui green e sostenibilità ambientale sono architravi di un ragionamento di ulteriore sviluppo complessivo. E’ in questo ragionamento ampio che va inserito il tema del Parco Eolico, che la destra populista vuole invece strumentalizzare per farne un focus da campagna elettorale. Campagna che noi continueremo ad affrontare ponendo come sempre al centro programmi di consolidamento del buon governo e di sviluppo a 360 gradi. L'argomento della transizione energetica ha per noi un valore alto e di comunità e vogliamo arrivare a un progetto serio e revisionato insieme alla città e ai cittadini, che hanno diritto di essere ascoltati nelle loro legittime preoccupazioni” prosegue il segretario.
In chiusura Sacchetti ribadisce e sintetizza la posizione portata in Commissione dalla Provincia sulla scorta degli input dei sindaci e delle voci più importanti di riferimento tra portatori di interesse e categorie che si sono espresse: "E' stato più volte dichiarato che il problema ambientale e climatico esiste e il nostro giudizio sulle fonti fossili è netto e non può essere equivocato e che la strategia della transizione energetica è una priorità assoluta del Paese e del nostro territorio e a perseguita senza indugi. Concordiamo che la risposta giusta va ricercata nell’innovazione e in una risposta complessa e plurale (eolico, fotovoltaico, idroelettrico, geotermica e tutte le altre fonti rinnovabili), ma il Progetto Wind 2020 così come presentato è insostenibile perché presenta forti controindicazioni nell’integrazione con la vocazione turistica del territorio e con il paesaggio. La stessa normativa nazionale non consente una ricaduta diretta dei benefici sul territorio, e questo andrebbe modificato a fronte di un progetto che potrebbe diventare patrimonio romagnolo, allargando l'area di azione. Infine, è molto positivo che sia stata lanciata sul territorio la proposta di procedere - in tempi certi - alla redazione di un Piano energetico locale, con un profilo minimo di scala provinciale, attraverso la costituzione di un Tavolo per il Green new deal locale che incroci anche i lavori del tavolo regionale per il lavoro e per il clima. Su questa proposta deve convergere tutta la comunità locale riminese. Sarebbe opportuno che gli esiti di questo piano territoriale per l'energia fossero fatti propri dai singoli strumenti urbanistici dei comuni. Ed è su questa proposta che concentreremo i nostri sforzi, così come portato avanti dal nostro partito in tutte le amministrazioni, a partire da quella europea".