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Opinioni 13:55 | 19/11/2019 - Coriano

Donne e lavoro, la replica del sindaco Spinelli alla Petitti. E' polemica sul bando

"Il commento dell’assessore regionale Petitti verso la mia persona ed il mio ruolo non lascia spazio ad interpretazioni. Come sempre voler confondere il ruolo istituzionale con quello politico è ormai una consuetudine per lei. Ricordo all’assessore che quando si amministra bisogna avere ben chiaro il confine tra ruolo politico e ruolo istituzionale e ricordo che i soldi pubblici sono di tutti i cittadini e non solo di una parte. “Avvilente” forse è il suo modo di interpretare le istituzioni e lo dimostra la sua presenza durante la campagna elettorale a fianco dei candidati PD e civici mascherati da PD e delle associazioni locali quali Rompi il silenzio come avvenne a Coriano nel maggio 2017. Il tema del ruolo della Donna è un tema troppo sensibile e se davvero si ha a cuore le donne, il loro ruolo ed i loro diritti non si può predicare bene e razzolare male, ad esempio mai ho sentito alzare la sua difesa nei miei confronti quando persone del suo partito hanno pensato bene di attaccarmi in qualità di donna e non di amministratore.

Per entrare nel merito Riteniamo che l'impegno regionale e locale sulla salvaguardia delle differenze di genere sia importante e vada preservato a tutti i livelli. Lo dimostra l'impegno in termini economici e di interventi che vanno nella direzione della conciliazione dei tempi di vita e cura per le famiglie e che il nostro territorio finanzia ormai da anni.  Benissimo ha fatto la Provincia a partecipare al bando regionale, presentando un progetto trasversale in collaborazione con il privato sociale e gli enti di formazione, riappropriandosi della sua funzione di ente di secondo livello che promuove interventi che hanno una ricaduta su tutto il territorio e sui piccoli comuni in maniera uniforme.  Soprattutto quando le risorse sono limitate è importante non disperderle al fine di dirottarle verso interventi che abbiano un impatto significativo.  Proprio l'analisi dei bisogni emergenti ci ha spinti, in modo responsabile, a lasciare spazio alla provincia per la partecipazione al bando al fine di finanziare la realizzazione di eventi di sensibilizzazione.  I comuni sono chiamati a dover realizzare interventi più strutturali, di lungo periodo, come le attività pomeridiane di aiuto compiti, i centri estivi, anticipo e posticipo scolastico, che nel tempo consentano alle famiglie di organizzarsi e pianificare le proprie scelte potendo contare su un supporto pubblico consolidato e non temporaneo perché legato a bandi che assegnano finanziamenti per un limitato periodo di tempo. Va invece valorizzata la costituzione di fondi, come quelli costituiti negli anni per i centri per le famiglie, per gli sportelli contro la violenza di genere, ecc. Che consentono di intervenire in modo significativo verso un cambiamento culturale che richiede tempo e una progressiva acquisizione di consapevolezza, non solo da parte delle donne, ma da parte di tutto il tessuto sociale".