Coriano è la città delle donne. Non solo perchè in Comune la costante femminile resiste da più di cinque lustri. Lo sarebbe, a sentire i toni enfatici del sindaco Spinelli, verso le aziende che come i pionieri da anni già si occupano di welfare aziendale. Questo a parole, caro sindaco. Perché nei fatti il nostro Comune resta fermo al palo. Il gap tra storytelling e realtà, più volte evidenziato dal nostro gruppo in consiglio comunale, è confermato anche dal disinteresse verso l'ultimo bando regionale che, scaduto a settembre, metteva a disposizione un milione di euro per progetti atti a promuovere la presenza delle donne nella vita economica, favorendone l'accesso al lavoro e l'attività di welfare aziendale. Un argomento sensibile se prendiamo per buone le dichiarazioni del nostro sindaco. Ma niente da fare: tra i progetti premiati e finanziati dal bando, presentati proprio ieri al cinema Fulgor di Rimini, Coriano non c'è. E il motivo è semplice: non ha presentato alcuna iniziativa. Nonostante le sollecitazioni della Provincia, nonostante sarebbe stato sufficiente dialogare con le associazioni degli imprenditori o di promozione sociale. E magari anche con l'opposizione che qualche consiglio l'avrebbe dato più che volentieri, visti gli approfondimenti tematici - tenuti durante la campagna elettorale tre anni fa – in tema di welfare aziendale e soprattutto smart working, quella forma di lavoro che negli ultimi anni ha visto più di 300mila lavoratori svolgere le proprie mansioni direttamente da casa, consentendo di fatto di conciliare le esigenze lavorative con quelle famigliari e migliorando parallelamente anche la produttività. Purtroppo, ma ormai lo ripetiamo ossessivamente da anni, l'isolamento in cui Coriano è caduto è il frutto di una visione sempre più miope che sta facendo perdere al nostro territorio importanti opportunità di crescita.
Gruppo consiliare "Insieme per Coriano"