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Opinioni 14:01 | 13/03/2023 - Rimini

Ipotesi di maltrattamenti su un cane: la pubblica denuncia di 4ANIMALS

"Come fondatrice di 4ANIMALS - comitato spontaneo animalista ndr -  spiega Sabrina Saccomanni - "negli ultimi giorni ho ricevuto svariate telefonate che mi segnalavano un cane di razza pitbull tenuto segregato costantemente in uno spazio non idoneo. La situazione oltre che essere di danno fisico e caratteriale per l'animale rappresentava anche un disturbo per il vicinato che, stando alle testimonianze, passava le giornate ad abbaiare esprimendo il suo disagio per la situazione. Alla luce di tutte queste segnalazioni fu mia premura - prosegue la stessa Saccomanni - andare personalmente a verificare la situazione ed in questa occasione ebbi contezza della veridicità delle svariate richieste d'intervento che mi erano pervenute. Nel corso di questo mio sopralluogo fu mia premura documentare con immagini quanto era accettabile e mi fu chiaro che la detenzione del cane aveva una natura del tutto non conforme a quanto stabilito dalla normativa regionale ma soprattutto da quanto dovrebbe essere la giusta condotta nella detenzione di un animale d'affezione come un cane, dato che gli animali sono "esseri senzienti", dotati pertanto della capacità di provare emozioni positive o negative, quali stress e dolore .Dopo questa mia visita decisi di segnalare la situazione alle Autorità al fine di gestire un intervento e porre in essere una qualche azione di tutela nei confronti dell'animale. A fronte della situazione provvedevamo a contattare la Polizia locale di Rimini per richiedere l'intervento sul posto e ci veniva risposto che il controllo era già stato effettuato con esito regolare, ovvero senza che venisse constatata alcuna irregolarità. Rispondevamo che il cane si mostrava visibillmente provato dalle condizioni di detenzione e la Polizia locale riferiva che era stato svolto il controllo congiunto con un medico veterinario dell'Ausl Romagna, il quale aveva attestato che "il cane stava bene e godeva di buona salute".

Ma a fronte di questa risposta non possono che sorgere spontanee alcune logiche obiezioni e domande. Quali sono i criteri di valutazione che questo veterinario ha utilizzati per definire che il cane "stava bene", dentro il box dove è stato trovato. Ha svolto per caso esami del sangue e delle urine? Test leishmania e filaria? Ha eseguito rilievi tecnici ed esami obiettivi per palpazione? Ha effettuato ecografie? Ha verificato con una visita ortopedica accurata che le articolazioni siano in buono stato? Non esiste per caso anche il grave malessere emotivo per abbandono e isolamento sociale provocato dal fatto che un cane venga tenuto perennemente relegato in una gabbia-loculo, senza che l'animale possa nemmeno esporsi al sole? ll ricovero del cane misura circa 2-3 metri quadrati ed è alto 1,20 metri.Se il cane dovesse saltare, atteggiamento tipico di un pitbull in grado di arrivare ad una elevazione di 2-3 e addirittura di 4 metri nei record sportivi, praticamente sbatterebbe continuamente la testa contro il soffitto di quella prigione: quello che il personale volontario della nostra associazione ha potuto vedere nel giardino non è un box per cani con misure regolamentari ai sensi delle normative regionali sul benessere animale, bensì un "loculo" di ridottissime dimensioni dove non entra nemmeno la luce del sole: il cane è perennemente confinato in questo minuscolo spazio posto in giardino ed isolato socialmente e visivamente dall'abitazione dove vive la sua famiglia.

Per tale ragione come 4ANIMALS abbiamo inviato una pec all'ASL ed all'ordine provinciale dei Medici Veterinari nella quale chiediamo di verificare se questo veterinario sia in possesso di un titolo di specializzazione in medicina comportamentale, che gli abbia dato la possibilità di comprendere segnali di stress e di disagio emotivo, inequivocabilmente espressi dallo sguardo e dal comportamento di questo cane ed accertati dal nostro personale che possiede invece conoscenze approfondite sui terrier di tipo bull. Dichiarando che il cane "sta bene", è opinione dell'Associazione scrivente che questo professionista abbia invece ignorato tali segnali: si chiede quindi di valutare in modo inequivocabile se lo abbia fatto per mancanza di adeguata preparazione e si richiede che altri veterinari possano effettuare ulteriori controlli in merito, al fine di confermare o smentire la valutazione effettuata. È di tutta evidenza che se un veterinario attesta che tale trattamento di un cane è idoneo per il suo benessere, diviene impossibile per la cittadinanza in possesso di sensibilità nei confronti degli animali poter vedere garantito il giusto desiderio di non essere disturbata notte e giorno per i lamenti che questo animale emette continuamente, nella speranza di venire liberato e di poter uscire da quella prigione".

Andrea Barlocco Co-Founder and Managing Director