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Opinioni 16:09 | 06/03/2023 - Rimini

"La favola degli stagionali mancanti è buona per ogni stagione"

"Assoturismo-Confesercenti rilancia la solita litania, mancherebbero 50mila lavoratori e lavoratrici per il settore turistico, per i mesi primaverili e per i ponti legati alle festività. Ci siamo confrontati con questa litania già da diversi anni e abbiamo visto gli effetti che ha prodotto, prima di tutto è servita da volano per l'abolizione del RDC e per dipingere i lavoratori come “fannulloni”. Un'operazione ideologica che ha trovato eco nella politica e nei volti televisivi del mondo dell'impresa che si è configurata come un vero e proprio attacco alla professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici del settore e volta, complessivamente, a screditare il mondo del lavoro, in particolare quello giovanile e precario. Non ci stancheremo mai di ripetere che assistiamo ormai da anni ad un incremento occupazionale nel settore con un boom di assunzioni stagionali e con un bassissimo tasso di dimissioni dal settore (si vedano dati Inps e il Report Nazionale dei consulenti del lavoro) che configurano un'immagine molto diversa della realtà rispetto a quella propinata dalle imprese.

I problemi del settore son ben altri e ci parlano di tassi di nero endemici e d'irregolarità, registrate dai report dell'ispettorato del lavoro, che configurano il settore come uno dei più a rischio per la povertà lavorativa e con i principali CCNL scaduti e con tabellari retributivi bassi e fermi da anni. Inoltre le proposte che Assoturismo-Confesercenti andranno a presentare al Ministero, non sono fenomeni futuribili ma la realtà del turismo nostrano ovvero l'inclusione di pensionati e giovani in età formativa, con regimi di de-fiscalizzazione, sono fenomeni già in essere e si basano su contrazione di diritti dei giovani in età di formazione, usati come forza lavoro gratuita (tramite PCTO e alternanza scuola-lavoro) e di pensionati che subiscono il ricatto delle pensioni minime e sono costretti ad accettare condizioni peggiorative; così come la proposta di ricevere aiuti statali, per quanto riguarda gli alloggi per gli stagionali, ci pare marziana, visto che ha subirne le spese sono i lavoratori che si trovano con salari decurtati e relegati in cantine insalubri e alloggi di fortuna, a loro spese.

Basta con le favole propinate dalle associazioni di categoria! In questo settore serve l'emersione dei diritti, contrattualizzazione, un salario minimo per fare partire la contrattazione collettiva a rialzo, il rispetto delle maggiorazioni e dei giorni di riposo".

Mai più sfruttamento Stagionale – Slang-Usb Rimini