Il consigliere comunale e la Lega santarcangiolese non ci possono passare sopra. La vicenda dell’aperitivo di gruppo che ha coinvolto l’assessore Sacchetti ed il consigliere di maggioranza Corbelli tiene ancora banco dopo che, nel giorno di Pasqua, Geronimo News ha pubblicato la stessa foto che vedete oggi, postata e subito cancellata da Facebook.
“Caro Assessore e caro Consigliere – scrive ancora Stanchini - rinnoviamo i ringraziamenti per il vostro atto di solidarietà il cui tentativo non è mai stato messo in discussione, ma a malincuore siamo costretti a protrarre una vicenda che a nostro avviso doveva già essere stata archiviata con le dovute scuse. Ma anche questa volta, senza peccare di umiltà... avete preferito ribaltare la frittata (per rimanere in ambito culinario) facendoci apparire come i cattivi, come persone senza cuore, come manipolatori, come sciacalli, ma non è così. Ci avete “invitato a fare beneficenza anziché criticare” ma sapete... c'è anche chi compie gesti solidali in maniera riservata e senza “allungarsi” in aperitivi inopportuni E, SOPRATTUTTO, SENZA RISCHIARE DI ESSERE INTERPRETATI COME MALDESTRI TENTATIVI DI PROPAGANDA. Non si possono infrangere le regole nascondendosi dietro una beneficenza PER LA QUALE ESISTONO STRUMENTI COME LA PROTEZIONE CIVILE. E in questo caso non si parla di destra o di sinistra né tantomeno di volere o non volere aiutare chi ha bisogno, si tratta solo ed esclusivamente di chiedere il rispetto delle regole e, quali persone che ricoprono incarichi pubblici, di dare il buon esempio. Molti santarcangiolesi, come emerso anche dai social, si sono sentiti mancare di rispetto nel vedere una foto dove si brinda peraltro senza i dispositivi di protezione individuale e in un locale che non si sarebbe potuto nemmeno aprire (ma siamo addirittura in altro Comune quindi non entriamo nel merito) e ci hanno interpellati ponendoci delle domande, quali: “ma allora posso uscire dal comune di residenza?”, “il mio amico ha un bar, se stiamo chiusi dentro possiamo fare un aperitivo?”, “quindi posso andare anche io a portare pasti a gente bisognosa senza chiedere nessuna autorizzazione?”. Pertanto, alla luce di quanto accaduto, chiediamo all'Amministrazione comunale di chiarire una volta per tutte quali siano le regole da rispettare qualora un privato cittadino decida di consegnare dei pasti in beneficenza per non correre il rischio che, in seguito a questo disguido, si inneschi un meccanismo per cui chiunque si possa sentire legittimato di gironzolare per strada, anche in altri Comuni, e perché no stappare una bottiglia in compagnia, con l'alibi di fare beneficenza”.
Gabriele Stanchini Lega Santarcangelo