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Opinioni 11:50 | 07/01/2021 - Dal Mondo

L'assalto al Campidoglio e l’uomo con le corna

Jake Angeli. Il “Vichingo “. Lo “Sciamano”. Uno strano essere peloso e dipinto che a torso nudo rimbalza tra le sedie del Campidoglio degli Stati Uniti d’ America. C’ erano migliaia di manifestanti a Washington, ma anche nel caos più totale per natura è facile focalizzarsi su qualcosa o qualcuno che ti possa fornire all’ istante un simbolo del delirio. Eccolo, l’ uomo con le corna. “L’ America è molto meglio rispetto a quello che stiamo vedendo oggi” (Joe Biden, Discorso alla Nazione, 6 gennaio 2021). Lo deve essere per forza. Il grottesco si è unito alla morte, accompagnata alla vergogna ci saranno quattro funerali. Quello che si è mischiato nel Congresso statunitense nel giorno della seduta per certificare la vittoria del nuovo Presidente eletto va oltre qualsiasi genere cinematografico o letterario. Pelli di bisonte, telefonini impazziti, morte, virus impazziti, scatti ai manifestanti studiati all’ interno del palazzo, desacralizzazione dell’ istituzione, arrampicatori da tastiera arrampicati all’ istituzione, feriti, selfie tra le stanze del potere da inviare alla mamma. Quello che è successo in America è difficile anche da collocare  all’ interno della storia, va oltre, nonostante ne farà comunque parte. Perché la motivazione di tale follia è che un uomo con le corna per sua natura non è capace di perdere. Eccolo, l’ uomo del delirio. 

Stefania Bozzo