"L'intitolazione a Stefano Cerni del parco ai Padulli, in quell'area compresa tra via Carmen e via Guglielmo Tell, non è soltanto il riconoscimento ad un piccolo grande esempio di civismo. La decisione della commissione toponomastica, che ora andrà al vaglio della Giunta comunale, ha anche un alto valore simbolico: Stefano Cerni morì nel 1994, a soli 17 anni, nel tentativo di soccorrere un cagnolino appena investito da un'auto sulla Statale Adriatica. A lui è già intitolato anche il nostro canile comunale. E proprio in quell'area verde dei Padulli è stata realizzata un'area di sgambamento, voluta dal sottoscritto dopo la raccolta di centinaia di firme da parte dei residenti. In virtù del fatto che solo qualche mese l'assessore Sadegolvaad aveva espresso pubblicamente la volontà di dedicargli giustamente una via nella nostra città, credo che la scelta di questo parco sia assolutamente pertinente. Non sarebbe stata la stessa cosa se si fosse deciso di intitolargli una rotonda o un'altra strada: Stefano è morto per salvare un cagnolino dalle grinfie dell'asfalto e oggi dare la possibilità alle prossime generazioni di darsi appuntamento al parco Cerni, magari proprio per giocare con il proprio cane, diventa un atto simbolico molto forte. Un cartello però non basta. In commissione ho chiesto all'assessore Montini la possibilità di installare nuovi giochi per i bambini, in modo che quell'area verde non sia soltanto un puntino su Google Maps ma rappresenti - sempre di più - un luogo vivo, d'incontro e di socialità per gli abitanti dell'intero quartiere".
Simone Bertozzi (gruppo consiliare PD)