"Gli assessori Bragagni e Mattei, evidentemente ignorando il loro ruolo istituzionale, hanno attivamente partecipato ad un incontro a favore della liberalizzazione della droga. La circostanza è caduta nella stessa settimana in cui, in Consiglio Comunale, ho interrogato sulle recenti manifestazioni di violenza giovanile, naturale risultato di una politica scellerata che, per il facile consenso delle nuove generazioni, promette, destruttura e dissolve ogni principio valoriale ed esperienza educativa.
Molti giovani, a causa del venir meno di modelli positivi da seguire, manifestano il loro disagio attraverso la violenza, la droga, e l'alcool cercando negli stessi un surrogato per sostituire quello che non trovano più in chi di dovere. L’isolamento determinato dall’emergenza sanitaria ha acuito questo dissesto sociale, ed ha reso ancor più vulnerabili i nostri ragazzi, facili prede dei fallaci riferimenti che trovano nel vuoto educativo che li circonda.
Ho allora chiesto all'amministrazione un netto cambio di passo rispetto al passato, con l'adozione di provvedimenti che si ispirino ai concetti di tutela dei minori, informazione e repressione, mettendo al centro la famiglia, nucleo naturale e primo presidio di monitoraggio e contrasto, che da diversi lustri non trova neppure albergo in un assessorato dedicato. Oltre ad una seria collaborazione con la Comunità di San Patrignano per l'attività di consulto, divulgazione di prevenzione, in parallelo ho chiesto di implementare le unità cinofile antidroga ed i relativi stanziamenti di fondi e mezzi dedicati al contrasto allo spaccio, in particolare nelle scuole. Ho domandato infine se l'amministrazione intenda, quale campagna mediatico informativa, mettere a disposizione di chiunque ricopra una carica pubblica, la possibilità di effettuare e divulgare, su base volontaria, un test antidroga.
Orbene, non solo non ho ricevuto risposte, se non del tutto inaccettabili ed evasive, ma l'amministrazione, con tale partecipazione, si è schierata apertamente a favore della liberalizzazione della droga, dimostrando di non avere a cuore il futuro dei nostri giovani".
Loreno Marchei