Sono passati quasi 12 anni dall'esito del referendum di #Montecopiolo e #Sassofeltrio per l'aggregazione all'Emilia Romagna nell’ambito della Provincia di Rimini, tenutosi il 24 e 25 giugno 2007 e che ha ottenuto rispettivamente 83% e 87% di voti favorevoli al passaggio.
Alcuni passaggi successivi:
I Ministri dell’Interno di concerto non presenteranno la richiesta di aggregazione dei due Comuni all’Emilia Romagna, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (n.158 10 luglio 2007) del risultato del referendum.
La Regione Marche cerca di fermare il processo presentando alla Corte Costituzionale un ricorso che viene però bocciato nel luglio del 2010, e non paga, cercherà di evitare qualsiasi provvedimento previsto come risposta all’iter referendario.
Il 13 giugno 2013 –l’on. Arlotti, riminese, presenta con altri, la proposta di legga 1202 per il: "Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione".
L’esame in Commissione del disegno di legge 1202 iniziato il 16 ottobre 2014 si conclude il 23 marzo 2017)
Il Presidente della I° Commissione della Camera dei Deputati, nel marzo 2016 , con audizione informale chiede l’opinione degli esperti, per procedere in assenza del parere della Regione Marche l’esame delle proposte di legge, cosi ché dall’incontro emerge che tutti gli esperti ascoltati in audizione convengono che: “…la mancata espressione del parere da parte della Regione interessata non può costituire, alla luce del dettato costituzionale, motivo ostativo alla prosecuzione dell’iter parlamentare”.
Il 24/03/2017 la Commissione Affari costituzionali vota all’unanimità il mandato ai relatori per riferire in Aula sulla proposta di legge “Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche”, ma non approda mai in aula per il voto.
Il 22 novembre 2017 la Camera e il Senato approvano il passaggio del Comune di Sappada dalla Regione Veneto alla Regione Friuli (Regione a statuto speciale). Montecopiolo e Sassofeltrio sebbene partiti prima, vengono scavalcati e mai presentati per il voto in aula.
Nel corso di questi anni è stata condotta una battaglia spesso in solitudine da parte dei comitati.
Non è mancata comunque l’attenzione dei soggetti politici in campo:
1. Il 28 febbraio del 2008 il Consiglio provinciale di Rimini vota all'unanimità un ordine del giorno con il quale invita le istituzioni preposte, Parlamento e Regioni interessate, a rispondere alla popolazione dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio.
2. Il 17 aprile 2012 la Regione dell'Emilia Romagna, con risoluzione dell'Assemblea legislativa, esprime all’unanimità parere favorevole all’aggregazione dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio.
3. Dicembre 2017, gli undici Comuni dell’Unione Comuni della Val Marecchia approvano all’unanimità un ordine del giorno a sostegno dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio.
In tutti questi anni Montecopiolo e Sassofeltrio hanno visto aggravata la loro condizione sociale ed economica. Accentuata l’emarginazione, l’isolamento politico e amministrativo; peggiorata accessibilità ai servizi essenziali. Sono vissuti in questi anni in una condizione di democrazia “sospesa”. La volontà politica e dei comitati sul territorio di unirsi all’Emilia Romagna non è cambiata, nonostante gli oltre 10 anni di ritardo, ora auspichiamo che si affermi il diritto costituzionale dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio e arrivi il riconoscimento dovuto per favorire l’integrazione di cittadini e comunità che di fatto sono già unificate al contesto del Montefeltro.
Pd Rimini