"Il sindaco aveva promesso l'apertura di un tavolo politico per uscire dalla Fase1 del coronavirus ed avviare la Fase2, cioè quella della ripresa, ma ad oggi non si è visto nulla.Il problema è che il sistema comunale, insieme al bilancio, sta facendo acqua da tutte le parti e mentre il Sindaco e la Giunta non sanno più a che santo votarsi la Regione non ha ancora deciso il Protocollo Sanitario per le imprese. I cittadini sono stanchi di aspettare e vogliono vedere i risultati dei sacrifici, ma questi tardano a venire perché, al di là degli annunci, nulla si vede. Infatti l'aumento dei contagi in città, il flagello delle morti, il disastro nell'ASP Valloni e nella RSA San Fortunato oltre al focolaio nel reparto di geriatria dell'ospedale di Rimini stanno a dimostrare l'incapacità di tutti gli amministratori di questa Regione compreso il Commissario alla Sanità Venturi. Gli imprenditori, piccoli e grandi, versano in una grave crisi finanziaria per cui l'unico modo per avviare la fase2 è "bloccare" e/o sospendere tutti i pagamenti, dalle utenze alle imposte e tasse, affinché le "misere" risorse che il Governo ha messo in campo siano impiegate per l'acquisto dei beni di prima necessità e per la ripartenza delle piccole attività economiche. Gli imprenditori hanno bisogno di fare incassi ed avere la liquidità per non morire e la politica ha il dovere di aiutarli. Occorre che la Regione approvi subito la sospensione delle imposte regionali, un piano di "contributi a fondo perduto" per la sanificazione delle imprese e il protocollo sanitario che è di primaria importanza per far riaprire le attività. Infine una cosa bisogna che al Sindaco sia chiara: la criminalità organizzata trova "l'ingresso chiuso" solo dove le istituzioni funzionano ... a Rimini, purtroppo, non stanno funzionando".
Marzio Pecci capogruppo consiliare Lega