"Il tema della sicurezza è sempre stato per me e per la Lega il problema principale da risolvere. Da tempo denunciamo la presenza della criminalità organizzata e della delinquenza comune e precisamente dei furti in casa, dei pallinari, della prostituzione e del commercio abusivo. Quando ho fatto interrogazioni per capire perché i familiari di persone di primo piano avevano affittato il loro immobile ai Casalesi, per tutta risposta ho ricevuto, in consiglio comunale, la minaccia di una querela. Rassicuro tutti gli elettori che la denuncia non è mai stata presentata.
Oggi, ciò che mi stupisce è l'ammissione da parte del sindaco e dell'assessore dell'esistenza del problema sicurezza. A questo punto sorge spontanea la domanda: perché sindaco ed assessore alla polizia urbana non si sono adoperati presso le istituzioni per avere maggiori uomini? Il rapporto istituzionale con il Prefetto e con il Questore non l'hanno forse loro? Chiedo ancora: perché non si sono fatte assunzioni di vigili urbani che, è risaputo, da diverso tempo sono sotto organico? Poi ancora per quale ragione si mantiene un "sistema" di gestione della polizia urbana che viene impiegata solo per fare le multe e non per presidiare la città?
Se è vero, come è vero, che questa estate abbiamo solo 4 vigili a fare l'antiabusivismo commerciale si capisce subito perché è aumentato in modo incontrollato l'abusivismo che, come è noto a tutti, ha ripercussioni sull'ordine pubblico e sulle entrate tributarie locali e nazionali.
Un assessore che tace di fronte alle interrogazioni dei consiglieri comunali non ha alcuna credibilità quando promette, sulla stampa, nuove assunzioni in caso di vittoria. Avrebbe potuto risolvere il problema durante la consiliatura, ma non lo ha fatto. Per questo sono certo che se dovesse vincere e fare il sindaco Rimini peggiorerebbe ulteriormente e diventerebbe la kasbah dell'Adriatico".
Marzio Pecci