"Piazza Malatesta, innegabili ed evidenti le migliorie rispetto a ciò che c'era prima"

Non appartengo assolutamente all'area politica dell'Amministrazione Gnassi, pur tuttavia il buon senso mi porta a vedere e valutare con onestà intellettuale da cittadino quelle che sono le situazioni da stigmatizzare o completamente sbagliate, da quelle che potevano essere realizzate diversamente, ed ancora da quelle in parte o totalmente condivisibili.  È indubbio che la riqualificazione del sito “Piazza Malatesta” era prioritaria al fine di dare dignità non solo al centro storico ma a tutta la città. Tale sito storico doveva essere sicuramente riqualificato in maniera eccelsa magari ripristinando il vecchio fossato liberando gli antichi torrioni del castello. Amaramente il progetto iniziale sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio non ha avuto esito positivo visto e considerato il percorso finanziario della banca in questione.  Quello che oggi noi vediamo davanti ai nostri occhi può essere considerato senza nessuna possibilità di essere smentiti un "velo" di fondotinta ed è tuttavia pur sempre migliorativo rispetto alla situazione di degrado ed abbandono presente negli anni passati.  Quello che appare oltremodo discutibile il fatto che il più delle volte si giudica l'operato ponendosi come assoluti conoscitori di architettura, ingegneria, arredo urbano ed ancora più discutibili i giudizi che scaturiscono in primis dalla propria appartenenza partitica eludendo il fatto che lo stesso progetto è stato sicuramente e certamente approvato dalla Soprintendenza alle Belle Arti.  Questo mio dire non mi esime dall'affermare pervicacemente che Rimini deve essere prioritariamente riqualificata sotto diversi aspetti: architettonici, urbanistici, turistici al fine di trovare quella dignità che le spetta di diritto e con altrettanta onestà intellettuale devo affermare che un "velo" di fondotinta non risulta essere sufficiente a riparare tutte le nefandezze messe in essere in decenni di scelte politiche e culturali dalle diverse amministrazioni che si sono succedute. La nostra amata città ha bisogno di tanto, tanto altro ancora!