"Nel Consiglio Comunale di ieri sera sulla sanità riminese, i dirigenti dell’AUSL Romagna, dopo le loro relazioni, hanno abbandonato la seduta e di conseguenza non hanno potuto rispondere ai problemi sollevati. Pertanto, non sappiamo come verranno risolte le criticità della sanità che riguardano Rimini (150.000 abitanti), la Provincia (330.000 abitanti), la nostra accoglienza turistica, con oltre 7 milioni di presenze.
Nel Pronto Soccorso del nostro Ospedale, permangono sovraffollamento e carenza dei medici, mancano 19 medici su un organico previsto di 45, con conseguenti lunghi tempi di attesa; una situazione insostenibile, che è peggiorata negli ultimi anni. Al momento si è cercato di “tamponare”, in modo precario, tale criticità con l’utilizzo di medici degli altri reparti dell’Ospedale, con diverso profilo professionale, e con l’incentivo di un bonus di 6.000 euro annui; per l’adeguamento del Pronto Soccorso sarebbe invece necessaria e urgente una dotazione stabile, strutturale del personale medico, non temporanea, e un piano straordinario delle assunzioni. Dinnanzi ad un Pronto Soccorso ingolfato, per il 67%, dai codici bianchi e verdi, sarebbe importante investire sulla sanità territoriale e domiciliare.
L’Ospedale non può continuare ad essere la struttura centralizzata in cui sono concentrati tutti i servizi sanitari, ma è necessario promuovere la distribuzione delle prestazioni sanitarie alla popolazione sul territorio, con presidi socio-sanitari a nord, a sud, nell’entroterra dell’intera Provincia. Per decongestionare il Pronto Soccorso e l’Ospedale, occorrono l’assistenza territoriale, i servizi assistenziali domiciliari, in particolare per gli anziani. Anche l’efficientamento e potenziamento delle risposte della Guardia Medica, alle richieste dei cittadini e dei turisti, potrebbe essere un importante contributo al fine di evitare il congestionamento del Pronto Soccorso. Inoltre, ci sono sempre i lunghi tempi di attesa e ritardi, per le migliaia, di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche arretrate, attualmente ben 3.672, che non sappiamo come e quando verranno effettuate, ridotte, risolte. Risulta anche determinante programmare adeguatamente e per tempo il pensionamento dei medici di famiglia, per evitare, come accaduto a Rimini Nord, che le persone restino senza assistenza.
Sono richieste risposte concrete, a partire da un’organizzazione della sanità più accessibile e rispondente ai problemi di salute dei cittadini".
Gioenzo Renzi Capogruppo Consigliare di Fratelli d’Italia