Con un permesso di costruire in deroga per ragioni di pubblica utilità ieri sera il consiglio comunale ha di fatto deliberato la nuova sede della Casa della Salute. Una soluzione raffazzonata, per quanto auspicata, che in ottica puramente emergenziale potrebbe risultare anche di buon senso, se non fosse anch'egli figlia di questi stessi errori di programmazione e visione che già più volte avevamo imputato al sindaco e alla sua giunta. Se infatti nel 2013, quando vi erano davvero le condizioni, l'edificio di via Della Pace fosse stato venduto all'Ausl oggi avremmo un immobile già riqualificato in grado di erogare servizi migliori ai cittadini. Oltre ad un'ulteriore entrata nelle casse comunali che se da una parte avrebbe dato respiro ai nostri bilanci dall'altra avrebbe tolto al sindaco l'alibi parziale (e sempre verde) del debito, più volte sbandierato in questi anni per giustificare i mancati investimenti per lo sviluppo della città. Oggi il sindaco, dando sfoggio della solita arroganza, finge di non ricordare e addirittura attacca. Ma chi vive Coriano sa bene di quella trattativa e dell'opportunità sfumata per colpa della solita e ripetuta miopia amministrativa. La stessa miopia che oggi sembra aleggiare anche tra le pagine del Dup (il documento unico di programmazione) che, come sottolineato dal capogruppo Leonardi in consiglio comunale, manca di qualsiasi visione a lungo termine.Un lungo elenco di opere scollegate senza alcun coinvolgimento dal basso del piano strategico, senza alcuna lungimiranza amministrativa necessaria per arrivare a dare le risposte ai bisogni dei cittadini in un quadro generale di crescita. Insomma, il ritornello resta lo stesso: mentre gli altri Comuni intercettano risorse e investono, Coriano sonnecchia, vivacchia e resta al palo. Ma il vento sta cambiando e la gente sta iniziando a capire.
Gruppo consiliare Insieme per Coriano